SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Risulterebbe gravissimo e fonte di diversi illeciti di varia natura se non esistesse agli atti di questo Comune una relazione scritta e protocollata risalente all’ epoca, a firma del Dirigente competente, contenente le motivazioni per cui entro i termini perentori per la proposizione dell’appello lo stesso abbia deciso di non impugnare in nome, per conto e nell’interesse di questo Comune la sentenza Tar 659/2019″.

Così una interrogazione della consigliera comunale di Articolo Uno Flavia Mandrelli nei confronti del sindaco di San Benedetto Pasqualino Piunti in merito al mancato ricorso presentato dal Comune di San Benedetto rispetto alla sentenza citata del Tar che annullò una deliberazione comunale (all’unanimità) che dichiarava la società partecipata Picenambiente Spa a controllo pubblico.

“E’ di tutta evidenza pertanto che solo conoscendo le motivazioni, rese in forma scritta, dal Dirigente competente per materia, in relazione alla sua decisione di non impugnare la sentenza Tar 659/2019, che ha comportato un passaggio in giudicato della citata sentenza, si può capire se il Dirigente medesimo abbia commesso eventuali illegittimità” scrive Flavia Mandrelli nell’interrogazione.

Ma appunto, se documentazione scritta non dovesse esserci, “sarà mio dovere informare immediatamente e formalmente le autorità competenti in materia su tale evenienza e, pertanto, a tal fine chiedo sin da ora, quali provvedimenti abbia eventualmente adottato nel frattempo il Segretario Generale nonché Rpct (Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza) verso il Dirigente di cui in argomento” termina.

Riportiamo di seguito alcuni passaggi dell’interrogazione: “La delibera di Consiglio Comunale 61/2018 era stata approvata all’unanimità, ma tale isolata sentenza del Tar, annullando la deliberazione, si pone in palese insanabile contrasto con la deliberazione 46/2018/VSG della sezione regionale di controllo della Corte dei Conti delle Marche avente per oggetto Comune di Grottammare-verifiche in ordine alla della previsione di cui all’art. 11 decreto legislativo 175/2016; la deliberazione della sezione centrale di controllo sulle autonomie della Corte dei Conti 11 del 21 giugno 2019; l’orientamento del ministero economie e finanze) del 15 febbraio 2018; la deliberazione Anac 859 del 25 settembre 2019″.