NOBILE 6 Praticamente inoperoso tranne che per le molte giocate con i piedi e qualche uscita. Oltre al gol interviene soltanto una volta, anche se l’azione era viziata da un fuorigioco di un paio di metri non rilevato.

CRISTINI 6 Regge l’urto padovano nella prima mezz’ora anche grazie al supporto di Masini, inizialmente quasi schiacciato sulla linea dei difensori. Commette qualche errore nei passaggi rasoterra poi nella ripresa si riscatta e funge spesso da centrocampista aggiunto. Va vicinissimo al gol ma manca di poco la deviazione vincente a seguito di un calcio d’angolo.

D’AMBROSIO 5,5 Tante incertezze, come siamo stati abituati spesso. Sembra a volte distrarsi e reagisce con qualche attimo di ritardo, favorendo l’azione degli attaccanti che non si fanno pregare.

ENRICI 5,5 Lascia tutto lo spazio disponibile a Janelic che riceve comodamente un pallone su lancio lungo e ha tempo di stoppare, controllar e e prendere la mira, oltre che segnare. Va detto che si disimpegna egregiamente per il resto della partita, ma la distrazione pesa perché costa la sconfitta.

MASINI 6,5 Con Angiulli il migliore fra i rossoblu. Inizialmente il gioco avvolgente del Padova lo risucchia sulla linea difensiva, poi, dopo la mezz’ora del primo tempo, riesce a guadagnare metri e inizia a creare problemi sulla sua corsia. Meglio ancora nella ripresa, quando l’ingresso di Chacon riequilibria il gioco. Ha diverse belle intuizioni, è sempre pronto e crea ampiezza nel gioco, oltre a recuperare spesso in fase di contenimento. Potrebbe essere utile anche sulla mediana, nel caso dovesse arrivare Schelotto.

TRILLO’ 5,5 Nel primo tempo gioca da terzino puro, affacciandosi appena nella trequarti avversaria. Meglio nella seconda fase della partita, quando sa farsi trovare largo e va al cross anche se senza eccessivi pericoli.

SHAKA MAWULI 5,5 Il gioco da mediano gli riesce abbastanza bene, non quello da incursore, come necessario nel primo tempo col 3-5-2, o in appoggio al gioco rapido della squadra come si sperava nella ripresa. Infatti rallenta spesso la ripartenza.

ANGIULLI 6,5 Nel primo tempo soffre a causa del pressing stretto a cui è sottoposto e allo scarso aiuto dei compagni. Nella ripresa, con l’ingresso prima di Maxi Lopez e poi di Chacon, centralmente il Padova è costretto a concedere qualche metro in più e lui cerca di prendere in mano la squadra. Offre a Nocciolini un pallone che chiede solo di essere spedito in rete. A tempo scaduto fa sperare nel miracolo quando va al tiro dai 25 metri ma stavolta la conclusione gli esce un po’ fiacca e centrale.

ROCCHI 5 Poteva essere la partita del suo rilancio e invece stecca totalmente. A sua giustificazione il fatto che nell’ultimo anno praticamente non ha mai giocato, e tornare titolare contro la corazzata non era la cosa più facile. Fuori posizione, non trova i tempi e gli inserimenti.

NOCCIOLINI 5 Commette molte imprecisioni nel controllo, anche se cerca l’intesa con Lescano già nel primo tempo. Va meglio nella ripresa, ma spreca una clamorosa opportunità su un servizio perfetto di Angiulli che lo trova sul secondo palo, a due metri dalla linea di porta, ma il suo colpo di testa è debole quando invece ci si aspettava una incornata degna di un centravanti spiegato.

LESCANO 5,5 Lui è attaccante d’area di rigore e poco propenso al rientro a centrocampo. Dopo un tiretto dalla distanza nel primo tempo però nella ripresa è costretto spesso ad agire di sponda per far salire la squadra. Come sempre in questo campionato, sembra quasi non esserci anche se al 91′ si crea l’occasione che potrebbe cambiare l’esito dell’incontro: ruba il tempo a Pelagatti ma al momento di tirare viene contrastato e cade a terra, per l’arbitro è un incredibile punizione contro la Samb. Se ripensiamo alle due espulsioni da ultimi uomo di D’Ambrosio e ai due rigori simili (ma questo più evidente) non concessi per due falli da ultimo uomo su Lescano a Cesena e oggi, ci si chiede se il metro di giudizio arbitrale sia sempre lo stesso o possa risentire di altre influenze.

MAXI LOPEZ s.v. Inserito giustamente al primo minuto della ripresa, non fa in tempo a toccare un pallone che è costretto ad uscire causa uno stiramento: è il secondo dopo quello di Bolzano e la sua stagione rischia di esserne compromessa.

CHACON 6 Da una parte sembra avere le caratteristiche per poter fare meglio, ma è ancora poco abituato alla concretezza che serve nel calcio italiano. Dall’altra si muove bene e il suo ingresso riequilibra l’assetto tattico rossoblu. Ha qualche buono spunto, muovendosi tra le linee determina spesso la superiorità numerica o, comunque, aiuta Angiulli a smistare il gioco sulle corsie esterne o va lui con incursioni centrali.

LIPORACE 6 Un paio di cross dalla sua, anche se nel finale avremmo preferito vedere Malotti, giocatore esterno dalle doti offensive, anziché l’argentino, ancora più difensivo rispetto al sostituito Trillò.

 

ZIRONELLI 6 L’assenza di Botta soprattutto ma anche dell’altro trequartista Bacio Terracino e del centrocampista fino ad ora più offensivo come D’Angelo costringono a rivoluzionare la “Samb 2.0” nata nella vittoria contro la Feralpisalò. Si passa ad un 3-5-2 classico senza fantasista, e la manovra ne risente molto. Complice la brutta partita di Rocchi e la non eccelsa prestazione di Shaka Mawuli, nel primo tempo il pressing su Angiulli è asfissiante e i due esterni si liberano pochissimo per ricevere il passaggio, anche se con il passare dei minuti Masini sulla destra otterrà la supremazia.

Giusto il cambio nell’intervallo tra Rocchi e Maxi Lopez, l’infortunio di quest’ultimo è un’altra tegola sulle velleità rossoblu anche se l’ingresso di Chacon (sarebbe entrato altrimenti al posto di Nocciolini) ha riequilibrato la squadra, con più spazio di azione per Angiulli e un gioco con più sbocchi sia sulle fasce (Masini soprattutto) sia per vie interne. Il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto, non solo per il clamoroso intervento falloso su Lescano al 91′ (cos’altro occorre?), ma anche per le occasioni di Nocciolini, Cristini, per le incursioni di Masini e un pressing costante anche se non spettacolare.

Con Botta sarebbe stata una partita diversa ma anche con Bacio Terracino dai primi minuti siamo convinti che avremmo visto una situazione di gioco meno schiacciata a favore del Padova. Non ci ha convinto invece l’ingresso di Liporace in situazione di svantaggio, a discapito di Malotti, titolare fino a qualche giornata fa ed ora precipitato in una sorta di terza scelta non semplice da capire quando la squadra è in svantaggio.

Anche perché è sempre bene sfruttare nell’ultimo quarto d’ora tutte le forze fresche disponibili. Inoltre, come accaduto con la Virtus Verona e posto che il Padova ha ben altra caratura fisica e tecnica, nei minuti finali si può sempre togliere uno dei tre difensori centrali, nel caso odierno ad esempio giocare con Cristini e D’Ambrosio in mezzo, Liporace e Masini sugli esterni, Angiulli e Shaka mediani, Chacon e Malotti sugli esterni a supporto dei due attaccanti. Contro la Virtus, seppure in dieci e con Botta, andò bene.