MONTEPRANDONE – Una dimissione dall’incarico di assessore al Bilancio e consigliere comunale che ha colto di sorpresa sia la politica che la comunità monteprandonese, dove è molto conosciuto. Gianpietro Vallorani, 41 anni, eletto un anno e mezzo fa nella civica “Cittadini in Comune” con 265 preferenze, ha deciso di comunicare la sua decisione con un post su Facebook (clicca qui)clicca qui).

Tuttavia la sua comunicazione era generica e non entrava nello specifico della sua decisione. Per questo abbiamo deciso di ascoltarlo e capire meglio cosa ha portato alla sua decisione.

“Io vengo dal mondo dell’impresa privata (titolare di Eurocedibe, ndr), e già quando mi candidai feci una premessa. Non sapevo se ero adatto al mondo della politica, perché sono abituato a navigare su altre dinamiche, altre velocità, differenti organizzazioni ed energie” ci dice. Un’attività, quella di impresa, che lo ha portato, la scorsa estate, a pubblicare un libro intitolato “È ora” che tratta proprio della sua esperienza nell’azienda e contiene riferimenti lavorativi e riflessioni imprenditoriali.

“Il mio obiettivo era quello di portare il sistema-azienda dentro l’Amministrazione pubblica, e devo dire che ci sono stati degli approcci positivi. Purtroppo proseguendo questa esperienza, complice anche il Covid che ha reso tutto più complicato, e infine mi sono reso conto che le mie speranze a mano a mano si sono affievolite fino alla decisione delle dimissioni” continua.

“C’è un preconcetto in base al quale il settore pubblico è diverso da quello privato, ma per me non è così. Nonostante Monteprandone goda di un personale amministrativo eccezionale. Nella mia azienda lavoro con i budget e come assessore al Bilancio mi aspettavo di agire con bilanci preventivi abbastanza accurati anche sulla base dei riscontri del passato, e di limitare le variazioni in corsa agli aspetti delle politiche sociali che mostrano più urgenza. Invece ho fatto molta fatica nel rincorrere continuamente situazioni da tamponare frutto, sicuramente, di abitudini pregresse”.

“L’impostazione che avevo deciso all’inizio l’ho condivisa con il sindaco Sergio Loggi, poi certo la pandemia ha creato dei rallentamenti, ma ci sono stati diversi passaggi in cui ci siamo confrontati – aggiunge Vallorani – Poi mercoledì ho inviato la lettera di dimissioni e ho deciso di pubblicarla su Facebook. Il sindaco non mi ha detto niente di particolare, se non che fosse dispiaciuto della mia decisione”.

“Le persone che hanno saputo della mia decisione, a partire dai colleghi di giunta, consiglieri e cittadini, hanno manifestato un grande dispiacere per la mia decisione, qualcuno c’è rimasto male per la forma con la quale l’ho manifestata pubblicamente, senza percorrere gli usuali canali istituzionali. Ma ci tengo a ribadire che secondo me la pubblica amministrazione va gestita e programmata come nel privato, anzi consiglio a molti di svolgere un’esperienza nel privato, sia nel ruolo di lavoratore che in quello di imprenditore” conclude Vallorani.