SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Prime dichiarazioni del nuovo direttore tecnico della Samb Gianni Improta, subentrato nel ruolo a Stefano Colantuono. Qui il video realizzato dall’Ufficio Stampa della Sambenedettese Calcio.

 

Come non potrei essere entusiasta? San Benedetto è stata sempre una piazza considerata come una delle più importanti del calcio in cui milita, e magari l’attuale categoria sta un po’ stretta alla piazza. Ho avuto l’onore di giocare contro la Sambenedettese, non dico quando altrimenti si comprende la mia età. Il pubblico incuteva anche timore con il calore passionale della tifoseria, purtroppo al momento causa Covid-19 i tifosi devono stare lontano, ma speriamo che le cose migliorino. Gravina ad esempio ha detto che chi è vaccinato pian piano può tornare allo stadio.

Il presidente Serafino lo conosco da tanti anni, con lui ho avuto una bella e disinteressata amicizia, dal momento in cui è entrato nel mondo del calcio c’è stato un pour parler e dal momento in cui ha deciso di interrompere il rapporto con alcuni collaboratori mi ha invitato e, sono sincero, non ho esitato, anche se fino a qualche giorno fa appartenevo ad un’altra gloriosa società della nostra categoria, ovvero la Juve Stabia, dove ho lasciato, penso, un bel ricordo. La decisione è stata un po’ sofferta ma anche immediata, perché con il presidente c’è un bel rapporto che va al di là dei ruoli.

Sono contento di questa scelta e contento di aver trovato un’ospitalità degna delle persone per bene. Io ho sempre inteso una squadra di calcio come una grande famiglia, che deve avere un unico obiettivo: andare d’accordo e remare nella stessa direzione, solo così si possono ottenere buoni risultati. E se dall’esterno si vedono questi atteggiamenti apprezzeranno sempre.