SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Consideriamo inaccettabili e molto gravi le notizie in merito all’aumento del 600% dei canoni box,  a San Benedetto, da parte del Governo. Come Fai-Cisl Marche, il sindacato di categoria che, per il settore pesca,  rappresenta anche i lavoratori imbarcati su navi adibite alla pesca marittima, manifestiamo tutta la nostra solidarietà alle autorità portuali locali, al Sindaco ed al Comune di San Benedetto, ma soprattutto, ai lavoratori interessati dal provvedimento che si vuole mettere in atto in tempi brevissimi”.

Così, in una nota stampa giunta in redazione, la Fai-Cisl Marche:Non esistono, infatti, solamente le imprese di pesca, fondamentali per l’attività marittima certamente, ma anche i lavoratori in esse imbarcati e che, con il loro contributo quotidiano e spesso anche a rischio della vita causa condizioni precarie, permettono all’economia locale a forte vocazione marittima di sopravvivere. Senza parlare, poi, dell’indotto collegato”.

Dal sindacato concludono: “Chiediamo che si aprano al più presto tavoli istituzionali ad ogni livello, con una cabina di regia in capo all’Assessore regionale con delega alla pesca, per una risoluzione della questione in termini sicuramente più compromissori e assolutamente non vessatori e penalizzanti per gli operatori tutti della pesca e per una tenuta sociale che non si sfilacci pericolosamente e continui ad essere coesa”.