SAN BENEDETTO – Inizio con la notizia più importante: sabato sera il presidente Serafino è stato in contatto con il suo socio per l’aumento di capitale della Sudaires Srl . Aumento che si è reso necessario perché la pandemia in corso ha ‘rotto’ i piani dei successori di Franco Fedeli, che si sono trovati davanti a imprevisti come tante uscite e entrate veramente minime. Adesso chiedere di più a questa società non mi sembra possibile anzi è sbagliato dopo quanto ha fatto e speso fino ad oggi.

La notizia è buona a metà. Perché significa che la società non intende farsi travolgere dalla crisi ma anche che, da adesso in poi, serve maggiore attenzione al bilancio. Il mio pensiero è che non potrà non risentirne il calcio mercato in corso anche se il presidente vorrà continuare ad accontentare i tifosi. Sia per rinforzare la rosa, ma anche per non indebolirla visto che gente come Botta, Nobile per esempio (ma anche altri) avranno sicuramente richieste interessanti alle quali non sarà facile resistere.

Conoscendo Serafino mi sento tranquillo anche perché salire in serie B, a questo punto, diventa una soluzione quasi imprescindibile per evitare il ridimensionamento dei programmi iniziali e gli stessi giocatori dovranno puntarci senza farsi condizionare da eventuali lusinghe.  Conoscendo però gli affari calcistici e la piaga dei procuratori il pericolo potrebbe esistere.  L’aumento di capitale mi fa ben sperare insieme alla fiducia che abbiamo tutti del presidente.

L’altro aspetto determinante per il nostro futuro calcistico riguarda l’amministrazione comunale  che deve prendere di petto (con tutte le precauzioni del caso chiaramente) la richiesta per l’assegnazione dello stadio alla Sambenedettese. Resta infatti per me la chiave per far sì che la Sambenedettese e il suo stadio diventino uno dei veicoli più importanti per salvare San Benedetto del Tronto e tutta la costa da un anonimato che sta rendendo il nostro territorio sempre più sconosciuto dai media e quindi dagli italiani e da tutto il mondo.

In un altro articolo le mie considerazioni sulla consistenza della ‘rosa’ che la società ha messo a disposizione di mister Zironelli