CUPRA MARITTIMA – Nella lista dei marchigiani che hanno portato alto il nome dello sport italiano nel mondo c’è anche Riccardo Croci, classe 1983, di Cupra Marittima. La sua disciplina è il bodybuilding e la sua categoria in particolare si chiama Men’s Physique: “È una specialità estetica con canoni molto diversi dal culturismo classico – spiega Croci – Si gareggia con costumi da surf, le routine sono più semplici, le masse muscolari sono inferiori, vengono valutati simmetria, proporzioni, non si deve superare un certo volume, l’aspetto fisico è considerato nel suo complesso, compresi per esempio il viso e la qualità della pelle”. Riccardo fa parte del Titan Team ed è seguito da Cristiano Catoni, originario delle Marche, che oggi si divide tra l’Italia e l’Inghilterra per lavoro.

Riccardo, come ti sei approcciato a questo sport?

Ho iniziato a diciotto anni ad allenarmi con i pesi. A introdurmi in palestra è stato un ragazzo, mio parente alla lontana, che faceva gare di bodybuilding a un livello semi professionistico, quindi mi ha spinto a cominciare subito con ritmi alti e io ho continuato così per circa vent’anni, senza partecipare a nessuna competizione, nonostante me le proponessero vedendo la predisposizione del mio fisico. Non guardavo le gare in tv né seguivo gli atleti sui social, perché era un ambiente che non mi piaceva. Nel 2016 quasi per caso ho preso parte alla mia prima gara federale. Avevo da poco scoperto l’esistenza della categoria Men’s Physique e ho deciso di provare, preparandomi da solo e quasi improvvisando. Mi sono classificato secondo e ho ricevuto parecchi complimenti, così ho ingaggiato un preparatore e l’anno dopo mi sono ripresentato, vincendo. Nel 2017 mi sono inoltre piazzato secondo al campionato italiano, anche se forse meritavo di vincere. Nel 2018 ho cercato il riscatto e l’ho trovato, conquistando il titolo italiano. Nel 2019 ho ottenuto il tesserino da professionista e da lì il passo per Mister Olympia è stato breve. Ci sono persone che impiegano anni per arrivarci”.

Racconta la tua esperienza a Mister Olympia.

“È la gara più prestigiosa per un bodybuilder e per me qualificarmi è stata una soddisfazione enorme. Quasi non ci credevo, è il sogno di chiunque pratichi questo sport. La competizione si è svolta dal 17 al 20 dicembre 2020 a Orlando, negli Stati Uniti, ma sono dovuto passare prima per il Messico, perché a causa delle limitazioni dovute al Covid-19 non potevo entrare in America direttamente dall’Italia. In Messico le palestre erano aperte e mi sono potuto allenare in tranquillità. La mia preparazione è proseguita a Orlando, dove ho conosciuto molti degli atleti che fino all’anno scorso non pensavo di poter incontrare né tantomeno di poter affrontare in gara. Ho provato delle emozioni fortissime. Alla fine mi sono classificato intorno al sedicesimo posto. Sarei potuto stare più in alto, ma è un evento in cui contano anche la fama, i seguaci sui social, l’anzianità di partecipazione. Punto a rientrare nella Top Ten l’anno prossimo. Mi sono qualificato per il 2021, sono il primo italiano della storia in questa categoria a riuscirci per due anni consecutivi. Prima di me solo un ragazzo si era qualificato nel 2018”. 

Come avviene la tua preparazione?

“C’è una parte dell’anno, quando sono lontano dalle gare, in cui ho un regime alimentare ipercalorico e assumo circa 5.000 calorie al giorno. Prendo peso, aumento la massa grassa, ma svolgo anche degli allenamenti molto pesanti. Lavoro soprattutto sulle spalle e i dorsali, in modo da sviluppare un fisico dalla forma a “V”, importante per la mia categoria. Quando si avvicinano le competizioni diminuisco le calorie e inizio a fare due allenamenti al giorno. Una sessione di cardio appena sveglio e poi i pesi la sera”.