SAN BENEDETTO DEL TRONTO – È stato inaugurato a San Benedetto del Tronto il “Centro antiviolenza oltre il genere”, il primo centro antiviolenza inclusivo anche per gli uomini, frutto del lavoro dell’assessore con deleghe alle Pari Opportunità, alle Politiche dell’Integrazione e dell’Inclusione sociale e per la Pace, Antonella Baiocchi, e del suo team di collaboratori. Unico in Italia nel suo genere e fortemente promosso dal comune di San Benedetto del Tronto e dall’associazione Ciadtm (coordinamento internazionale associazioni per i diritti dei minori), questo sportello d’ascolto on line vuole dare voce a tutte le vittime di violenza sia fisica che psicologica indipendentemente dal genere.

“Oggi ufficializziamo un servizio che nasce da una visione libera da pregiudizi” ha dichiarato soddisfatta ed emozionata l’assessore Baiocchi. “Bisogna comprendere” ha poi spiegato “che la matrice violenza è unica e accomuna tutti, dunque non ha nulla a che fare con il sesso, ma con la persona. Questo non significa disconoscere il femminicidio, ma vuol dire includere anche altre vittime di violenza, quindi anche gli uomini e i bambini, perché le pari opportunità devono diventare inclusive. In sostanza, le donne prima di tutto, ma non solo”. Ha, inoltre, puntualizzato: “Si tratta del primo passo per fare in modo che in tutta Italia nascano centri anti violenza come questo, che accolgano tutti, perché la violenza non ha sesso, ma è legata alla cultura tossica della persona”.

L’equipe di riferimento, che si occuperà di rispondere e di monitorare le chiamate, è stata organizzata in collaborazione con diverse associazioni, in particolare con il Ciadtm e con Vox Media Conciliazione e arbitrato: “Questo sportello è una grande risorsa, soprattutto in questo periodo in cui c’è molta solitudine” ha affermato Mara Vena, la responsabile del Ciadtm per San Benedetto.

“È anche importante ricordare” ha aggiunto “che noi ascoltiamo non solo i maltrattati, ma anche i maltrattanti, proprio perché anche questi ultimi hanno bisogno di aiuto”. Felice e soddisfatta per la realizzazione di questo progetto si è detta anche Aurelia Passaseo, presidente del Ciadtm: “Sono felice che questo progetto, attraverso cui vogliamo aiutare sia padri che madri che subiscono violenza e soprattutto i figli minori, sia andato in porto e per questo ringrazio Antonella Baiocchi e tutta l’amministrazione comunale”. Parole di encomio anche da parte dell’avvocato Pepa di Vox Media Conciliazione e Arbitrato, che ha sottolineato: “L’ Organismo di mediazione ed arbitrato, denominato Voxmedia srl,ollabora con l’iniziativa e lo dico nella mia qualità di amministratore: attraverso la mediazione familiare si accompagnano i soggetti a prendere decisioni importanti non per la coppia coniugale, ma per il bene supremo dei figli”.

Anche Enrico Panichi dell’associazione ascolana “Separazione papà” ha messo in evidenza l’importanza di questo servizio, che può fornire un supporto anche agli uomini che subiscono un trattamento di violenza non tanto fisica quanto psicologica: “Spesso gli uomini separati subiscono una forma di violenza, per esempio, quando viene loro negato di vedere i propri figli. Siamo felici che la dottoressa Baiocchi abbia organizzato un servizio che finalmente ci dà sicurezza e su cui, purtroppo, lo Stato, invece, non investe”.

Sono intervenuti alla conferenza stampa anche il sindaco di San Benedetto, Pasqualino Piunti, che ha ribadito: “Quando si parla di violenza bisogna andare in tutte le direzioni per una questione di civiltà, perché qualsiasi essere umano può andare incontro a ogni tipo di violenza”, e la consigliera comunale Brunilde Crescenzi, che ha definito l’iniziativa “un’ottima opportunità per tutte le persone che si sentono in difficoltà”.

Ricordiamo i siti di riferimento:
www.laviolenzanonhasesso.com
www.centroantiviolenzaperuomini.com
e il numero del centro antiviolenza: 351 5207557