SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si svolge martedì 29 dicembre, con inizio alle ore 9, il Consiglio Comunale di San Benedetto, avente per punti all’ordine del giorno i seguenti. Il Consiglio si svolgerà in modalità da remoto per le limitazioni connesse all’epidemia Covid-19.

 

  1. INTERPELLANZA CONSIGLIERE COMUNALE ANTIMO DI FRANCESCO A OGGETTO: “EMERGENZA COVID MISURE PER IL SOSTEGNO A FAMIGLIE ED IMPRESE”

Di Francesco: “Siamo in una situazione di emergenza oltre che sanitaria anche economica e quindi servono interventi straordinari. Riteniamo ci siano ulteriori risorse comunali da mettere in campo. La nostra città è la più colpita per numero di attività commerciali”.

Piunti elenca l’insieme dei provvedimenti messi in campo dall’Amministrazione comunale.

  1. PIANO FINANZIARIO GESTIONE RIFIUTI – PRESA D’ATTO VALIDAZIONE ATA- ATO 5- ASCOLI PICENO E APPROVAZIONE DEL PIANO FINANZIARIO DEL SERVIZIO INTEGRATO DI GESTIONE DEI RIFIUTI PER L’ANNO 2020

Piunti: “Il settore è diventato un mercato con sistema tariffario certo cercando di tutelare gli utenti. L’autorità d’ambito stabilisce anche le tariffe, la verifica della corretta redazione dei piani di ambito e del servizio dei rifiuti integrato. Con questa deliberazione il consiglio comunale prende atto favorevolmente della deliberazione dell’Ata Rifiuti di Ascoli”.

Tonino Capriotti: “La famosa Arera che ha rimodulato le tariffe basa la sua politica dei rifiuti su una politica fondamentale: chi inquina paga e chi produce più rifiuti paga di più. Tutto si basa su parametri oggettivi non nominati dal sindaco: l’aumento dovrebbe essere dovuto al fatto dall’applicazione puntuale delle tariffe; ad esempio chi ha ricevuto i mastelli avrebbero dovuto avere una scannerizzazione, famiglia per famiglia, così che chi fa meglio la raccolta ottiene uno sconto della tariffa.

Che si presenti un conto di circa 700 mila euro in più e l’anno prossimo di oltre 900 milioni di euro rispetto al 2019 è incredibile, spenderemo oltre 12 milioni di euro a favore di un ente che fa servizio pubblico e che nemmeno è una nostra controllata.

Inoltre il 5% della Tari non riusciamo a riscuoterla, anche se la cifra è coperta dal fondo di sicurezza”.

  1. APPROVAZIONE DEL REGOLAMENTO PER L’AFFIDAMENTO FAMILIARE DEI MINORI DEL COMUNE DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO
  2. “MODIFICA DEL COMMA 4 DELL’ARTICOLO 9 DEL VIGENTE “REGOLAMENTO COMUNALE RECANTE NORME IN MATERIA DI INQUINAMENTO ACUSTICO”, APPROVATO CON DCC N. 39 DEL 19.04.2000”
  3. PUBBLICO SERVIZIO DI DISTRIBUZIONE DEL GAS. APPROVAZIONE NUOVO SCHEMA DI CONVENZIONE DI FUNZIONI, EX ART. 30 DEL D. LGS. 267/2000, TRA I N. 34 COMUNI RICOMPRESI NELL’ AMBITO TERRITORIALE MINIMALE ASCOLI PICENO PER LA CONCESSIONE DEL SERVIZIO PUBBLICO LOCALE DI RILEVANZA ECONOMICA DI DISTRIBUZIONE GAS NATURALE.
  4. MOZIONE A INIZIATIVA CONSIGLIERA FLAVIA MARCELLA MANDRELLI A OGGETTO: “NORME PER L’ARRESTO DEL CONSUMO DI SUOLO E PER IL RIUSO DEI SUOLI URBANIZZATI” (DDL AS 164, IN DISCUSSIONE AL SENATO, COMMISSIONI CONGIUNTE AGRICOLTURA E AMBIENTE)

Mandrelli legge la mozione che impegnerebbe il Consiglio Comunale a bloccare il consumo di suolo e favorire il riuso.

Interviene poi Domenico Pellei: “Mozione che pone una questione assolutamente condivisibile. Questa amministrazione ha pensato a 7 varianti al Piano Regolatore per ottenere degli oneri di urbanizzazioni. Questa è una mozione che ha una rilevanza politica locale, perché vincola il Comune fino a bloccare e ingessare il Comune? Secondo me è un po’ troppo vincolante. Sicuramente è una scelta virtuosa a livello teorico, ma pesa sui bilanci comunali. Quindi condivido i principi ma nella declinazione locale. Quindi valuto una astensione su questa mozione”.

Rosaria Falco: “Questo è l’argomento principe. L’urbanizzazione ha provocato delle conseguenze, anche se la costa si allagava anche 50 anni fa quando pioveva a causa del sistema fognario che si trova a livello del mare. Alla città serve un verde fruibile, non una foresta in centro e neanche un campo di broccoli. Ma se il governo non dà ai comuni gli strumenti finanziari che derivano dalle nuove costruzioni, come si fa? Se il comune non riceve l’input dallo Stato è difficile.

Nella mozione c’è scritto eliminare l’edificabilità, non ridurre. Dire che tutti coloro che hanno diritti di proprietà non possono costruiti è tanto. Andiamo nella direzione di ridurre il consumo di suolo, ma la massimizzazione proposta dalla mozione mi sembra troppo ingessante. Io domani non voglio sentirmi dire di aver votato qualcosa che poi venga tradito. Io propongo alla consigliera Mandrelli di portare questa materia in commissione urbanistica”.

Tonino Capriotti: “Il tema è importantissimo per la città. Io l’ho presa come una provocazione della città che si è vista spuntare ampliamenti di volume spropositati un po’ ovunque e che hanno portato la capacità residenziale ad aumentare nonostante fossimo al limite. Non vedo questa eccessiva ingessatura dalla mozione. Credo che bisogna progettare la San Benedetto del 2030, quindi il Piano Regolatore, specie su aree particolarmente appetibili.

San Benedetto è strapiena, non ci sono strade per far scorrere i mezzi. E poi vediamo il discorso delle piogge. Andare a cementificare ancora è rischioso. Dove avevamo alberghi avremo una palazzina, dove c’era una scuola avremo una palazzina con tante famiglie. Al fianco della villa Bollettini ho visto un palazzo di cinque piani. Sostengo dunque la mozione, e propongo di proporlo al presidente della prossima commissione urbanistica dove andremo a parlare della San Benedetto 2030”.

Pasqualino Marzonetti: “Riguardo al consumo del suolo è pacifico l’obiettivo europeo di occupare nuovo suolo ma la materia non può essere affrontata dal divieto assoluto di costruire, non contempleato da nessuna disposizione costituzionale o di legge. Importante è il ruolo della Regione in ambito urbanistico. Il nostro consigliere regionale della Lega Antonini è presidente della Commissione regionale sul paesaggio e sta lavorando su questi punti.

Impensabile non consumare territorio se fatto a favore di una nuova edilizia eco-compatibile. Abbiamo urgenza di riconvertire, l’adeguamento sismico non può non passare dalle nuove costruzioni.

E’ difficile capire come questa pregevole iniziativa di Flavia Mandrelli non sia stata presentata ad organi regionali e nazionali, nonostante un disegno di legge però fermo in Parlamento da ben 2 anni”.

Antimo Di Francesco: “Il nostro partito ha presentato una proposta per ridurre il consumo di suolo. C’è l’esigenza, evidenziato da Falco, Pellei e Capriotti, di affrontare il tema cercando di condividere con tutte le componenti cittadine a partire dai comitati di quartiere”.

Marco Curzi: “In passato c’è chi ha raccolto firme e si è strappato le vesti, per poi per un incarico mettere nel cassetto le battaglie e rimandare il tutto alla successiva campagna elettorale. Come hanno detto i colleghi di minoranza i presupposti sono lodevoli, ma non dobbiamo dimenticarci che quest’anno è stato disastroso. Per le imprese edilizie il 2020 è stato negativo, e rappresentano l’8% del Pil nazionale.

Sono d’accordo quando diciamo che non dobbiamo approvare varianti, la politica va vista a lunga distanza, mai vista nel breve. Le prossime amministrazioni dovranno sedersi e programmare.

Ricordiamo che molti privati hanno risposto a bandi comunali, cambiando e ricambiando i progetti. Se mettessero dei contenziosi verso l’amministrazione, ricordiamoci che pagherà sempre Pantalone. Anche i cittadini che stanno facendo i comitati ce ne renderanno conto. Andava prima fatto un passaggio in commissione urbanistica per fare una sintesi tra tutte le espressioni del consiglio comunale. Se non è stato fatto trovo difficile votare, non voglio metterci mano, è un documento troppo ingessante e quindi io e la Falco non vogliamo prenderci la responsabilità di vincolare con un documento completamente politico nessuna futura amministrazione. Le prossime amministrazioni ci penseranno. Io e Falco non voteremo“.

Piunti: “Io sono stato l’unico candidato sindaco che non ha messo nel programma di mandato il Piano Regolatore, perché da vent’anni tutti lo hanno inserito ma mai fatto. Essere contro il consumo del suolo è una priorità per tutti, ma metterlo in pratica è diverso. E’ un po’ come la pace nel mondo, tutti siamo a favore della pace del mondo.

Ma quando si governa la città bisogna sporcarsi le mani. Noi abbiamo fatto questo.

Se posso dare il consiglio alla consigliera Mandrelli, è di non rinviarla in commissione, perché è troppo tempo che gira. Il consiglio comunale deve votarla, siamo tutti favorevoli, lei sa che la mozione non passerà e la maggioranza voterà contro. Primo, fa riferimento ad un disegno di legge che non è stato mai discusso in due anni e mezzo.

Relativamente al punto B e C della mozione, non ritengo di orientare le scelte urbanistiche del Comune sulla base di un disegno di legge ancora in fase embrionale.

Poi c’è il merito, ricordato da Balloni, che segue le politiche urbanistiche. Noi abbiamo votato a novembre una delibera di giunta: quando si parla di varianti, queste non è che arrivano perché si alza il costruttore di turno, ma perché c’è un diritto. Noi le abbiamo depurate. Qualcuno ha detto che spuntano i funghi in questa città, ma non mi sembra che con la mia amministrazione sia accaduto.

Quindi depuriamo tutte le varianti, non potevamo dire ai costruttori che non potevano essere fatte le varianti, ma abbiamo fatto un percorso il più partecipativo possibile e chiarisce che questa amministrazione va contro il consumo del suolo perché parla che è necessario un beneficio pubblico non evidente ma evidentissimo. 

Noi non siamo contro il non consumo del suolo, noi siamo per la chiarezza e un amministratore deve dare le risposte. Siamo disponibilissimi ad un confronto nelle commissioni se necessario. Ringrazio l’onestà intellettuale dei consiglieri di minoranza”.

Mandrelli: “Una mozione è una dichiarazione di intenti. Magari generico ma con un indirizzo preciso. Questa mozione gira da tempo e tutti hanno avuto tempo di leggerla e approfondirla e magari modificare tutti insieme. E’ facile dire che siamo tutti d’accordo, e noi proponiamo questo in maniera concreta per la nostra città.

Mi sarebbe piaciuto che questa discussione fosse avvenuta prima in consiglio comunale perché ne parliamo fuori da qui. Ora mi trovo in difficoltà. Io ci tengo moltissimo ai contenuti proposti in questa mozione, mi farebbe piacere che fosse discussa in più commissioni consiliari anche come base per le prossime amministrazioni. Questo è il luogo in cui ci si deve confrontare.

La mancanza di approfondimento di alcuni crea una confusione di fondo: si dice, siamo d’accordo “ma”. Se siamo d’accordo gli strumenti sono quelli. E’ vero che alcuni strumenti non li possediamo per mancanza ancora delle leggi.

Capisco che non la voterà nessuno, per motivi contraddittori e sbagliati. Sono molto indecisa se ritirarla, ma non perché non mi voglia confrontare, anche ci fosse solo il mio voto, ma perché vorrei che la discussione proseguisse con un impegno del Consiglio comunale. Noi abbiamo esaurito la nostra capacità edificatoria, abbiamo 25 mila appartamenti sfitti. Ritiro la mozione nell’attesa che sia discussa con tutti i consiglieri, entro la metà di gennaio.

Presidente del Consiglio Chiarini: Quando e se dovesse ripresentare la mozione in un prossimo consiglio, darò per già svolta la discussione e l’eventuale ripresentazione verrà messa a votazione senza ridiscuterla.

Pellei: Accolgo la richiesta della consigliera Mandrelli per la commissione urbanistica.

  1. MOZIONE A INIZIATIVA CONSIGLIERE EMIDIO DEL ZOMPO A OGGETTO: “10 FEBBRAIO – GIORNO DEL RICORDO”