MONTEPRANDONE – Lui è un “centobuchese doc” e i lettori di Riviera Oggi lo stanno iniziando a conoscere grazie alla serie di racconti “Le avventure di Pasquale La Quaglia a Londra” (clicca qui), anche se in passato è stato l’animatore del video-bar Brevevita di Centobuchi che per un lustro ha accolto moltissimi gruppi musicali, e ha scritto sulla rivista Mucchio Selvaggio già alla fine degli anni Novanta.

Oggi Natalino Capriotti è a Londra, dove ha intrapreso una interessante attività di vendita dei vini della Valtronto: tra Piceno e Valvibrata ha selezionato una decina di cantine che il mercato londinese, tra i più concorrenziali al mondo, ha iniziato via via ad apprezzare.

L’intervista con Natalino Capriotti è stata registrata nel pomeriggio di lunedì 28 dicembre mentre lo stesso passeggiava nel quartiere di Wood Green, nel nord della capitale inglese. Ed è stata un pretesto per svariare tra i suoi lavori letterari da poco pubblicati (come la partecipazione alla raccolta di racconti “Qui giace un Poeta” della Jimenez Edizioni) o di imminente diffusione, nell’ambito della nostra iniziativa di intervistare scrittori e intellettuali.

Ma da qui non potevamo che approfondire la questione della Brexit, dal punto di vista di un emigrato a Londra che acquista prodotti italiani e li rivende nel mercato interno inglese, e di come in Inghilterra si stanno vivendo le restrizioni dell’epidemia Covid-19 anche alla luce della “variante inglese“.

Insomma, in un video condensiamo una esperienza di vita di chi, spostandosi all’estero come tanti italiani e a Londra in particolare (la città inglese ospita circa 400 mila connazionali), ha dovuto reinventarsi ma nel farlo ha portato con sé l’insieme di conoscenze, letterarie, tradizionali come il vino, politiche, in un momento storico di eventi densi che in particolare riguardano il rapporto tra il Regno Unito e l’Italia.

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Di seguito la prima intervista della presente rubrica realizzata alla giornalista e scrittrice Antonella Roncarolo:

“Brest”, gli amori e le guerre del ‘900 tra la Polonia in fiamme e un Piceno romantico