GROTTAMMARE – Con “Esodi” le  residenze artistiche migrano nel mondo digitale. Su proposta dell’associazione L’Onagro, la Città di Grottammare presenta una nuova rassegna di incontri con alcuni dei protagonisti della cultura italiana. L’iniziativa ha l’obiettivo di segnare la scena culturale come un luogo di dialogo aperto alle nuove forme di espressione che si vanno sviluppando in questo periodo di lockdown emotivo e cognitivo.

Ad inaugurare il progetto, martedì 29 dicembre alle ore 18, l’incontro fra due grandi intellettuali e artisti: Vito Mancuso e Moni Ovadia. 

Il tema sarà quello della bellezza che si concilia con la vita. Per partecipare è sufficiente accedere alla pagina Facebook di “Esodi residenze digitali”.

Con “Esodi” gli ideatori provano a scommettere sul fatto che la relazione letteraria e artistica possa avvenire anche a distanza: “È pur vero che si rinuncia a quel respiro comune, di contagio comune, proprio del luogo d’incontro fisico, ma siamo convinti che ci si possa contagiare tramite un altro veicolo. Un altro vettore ben dichiarato, esplicitato e fatto proprio, che permetta di verificare come il pensiero e la creatività possano svilupparsi anche quando sono mediati dal mezzo tecnico”.

“Da qui al prossimo 2021, le conversazioni che verranno messe in scena creeranno – afferma Lucilio Santoni de L’Onagro – lo spazio di quel misterioso movimento per cui l’occasione si trasforma in affinità, il colloquio in affezione: il momento di riflessione si brucia nella poesia. L’amore per la bellezza, per il pensiero e per la spiritualità non è paucisintomatico, anzi, nelle condizioni difficili si rafforza e trova in se stesso le ragioni per occupare l’anima di chi ne fa esperienza, trovando in ogni circostanza le forme per esprimersi”.

“In questo anno – dichiara il sindaco Enrico Piergallini – siamo stati tutti costretti a migrare sulle piattaforme digitali per poter mantenere un legame di socialità con le persone lontane e soprattutto per fruire di contenuti culturali altrimenti interrotti a seguito della chiusura dei teatri. Di necessità vogliamo fare virtù: questi spazi virtuali che abbiamo aperto e che apriremo con Esodi hanno comunque delle caratteristiche peculiari e dei vantaggi che non dovranno essere totalmente dimenticati quando l’emergenza sanitaria sarà conclusa. Per questa ragione, abbiamo pensato a una pagina culturale dedicata a uno spazio che potrà continuare ad esser aperto anche quando ritorneremo ad incontrarci per gli eventi, non appena le restrizioni si allenteranno”.