RIPATRANSONE – Riportiamo e pubblichiamo una nota stampa, giunta in redazione il 22 dicembre, del gruppo di opposizione di Ripatransone, Progetto Paese.

Finalmente dopo sette anni di traversie, sì sette anni, è iniziata la messa in sicurezza e ripristino del torrione di Monte Antico.

Un breve exursus. Tutto è iniziato il 1/2/2013 con l’atto di GM n° 10 in cui il costo totale previsto per la riparazione era di 166 mila euro. La parte a carico del Comune era di 61.500 euro, ma il Comune non aveva questa somma e, quindi, tutto finì lì. Si ritorna sulla questione con delibera di GM n° 5 del 19/1/2015. Il costo previsto diminuisce, chissà come mai, di 1/3 e l’importo è di 55 mila euro. Al Comune spetta improntare la somma di 20 mila euro: ma per mancanza di fondi propri bisogna ancora rinunciare al progetto. La terza occasione si ripresenta il 10/9/2018 con delibera di GM n° 11, sempre per un costo di 55 mila euro ed ancora una volta finisce tutto lì. Adesso con delibera di GM n° 101 del 11/11/2020, si prevede che il costo totale di 55 mila euro sia diviso fra il GAL Piceno, per la quota di 38 mila euro, e il nostro Comune per la quota di 16 mila euro.

Quindi riassumendo, dopo tre tentativi andati a vuoto, si parte con la ristrutturazione. Finalmente, sì proprio finalmente.

Ora però, al di là del fatto che non troviamo nessuna documentazione a riguardo, ma ormai ci siamo abituati, noi di Progetto Paese auguriamo al Direttore dei lavori, Farina, e alla Sovrintendenza di fare un buon lavoro ma, soprattutto, di non tagliare i merli così come fu fatto al torrione Agello. Confidiamo in voi, visto che nessuno ha potuto visionare il progetto e i disegni e, quindi, lanciare delle proposte intese alla valorizzazione turistica e a rendere fruibile al pubblico tale sito. Tanto dovevamo per il ruolo che rivestiamo.