FERMO – “Viaggiava via posta la marijuana sequestrata dalla Guardia di Finanza di Fermo: due chilogrammi rinvenuti e sequestrati all’interno di un pacco proveniente dall’Austria ed altri 29 recuperati all’interno di un ufficio/laboratorio”.

Così si apre il comunicato stampa del Comando Provinciale della Guardia di Finanza diffuso il 22 dicembre inerente all’operazione Extra Free:L’attività di prevenzione e contrasto al traffico di sostanze stupefacenti condotta durante tutto l’anno dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-finanziaria di Fermo, coadiuvati dalle unità cinofile del Gruppo di Fermo, ha permesso, il 15 dicembre, di individuare un pacco sospetto proveniente dall’Austria e destinato ad un ragazzo maceratese, residente a Civitanova Marche, ma con attività imprenditoriale a Porto Sant’Elpidio”.

Dal Corpo proseguono: “I finanzieri conduttori ed i cani antidroga Fancy e Grant hanno identificato immediatamente l’involucro contenente i 2 chilogrammi di marijuana e, per questo, è stata informata l’Autorità Giudiziaria maceratese. Il fermo della sostanza è avvenuto alla presenza del destinatario della spedizione, in quel momento andato a ritirare di persona il pacco a lui indirizzato. All’interno dello scatolone intercettato, oltre ai vistosi sacchi contenenti la marijuana acquistata, è stato addirittura rinvenuto un ulteriore sacchetto riportante la scritta extra free, più piccolo rispetto agli altri, contenente analoga sostanza stupefacente offerta in omaggio al destinatario italiano”.

“Immediatamente sono scattate ulteriori, mirate perquisizioni presso alcuni locali nella disponibilità del responsabile, situati a Porto Sant’Elpidio e a Civitanova Marche: nel Fermano la scoperta di un ufficio adibito a laboratorio per il confezionamento dello stupefacente nel quale sono stati trovati e sequestrati ulteriori 29 chili di marijuana insieme al materiale necessario per il confezionamento e la spedizione della sostanza: bilancini di precisione, macchina per sottovuoto, confezioni e buste per imballaggi, barattoli, sacchetti di plastica – si legge nella nota stampa – Un quantitativo ragguardevole, immediatamente comunicato all’Autorità Giudiziaria fermana, che, il giorno seguente, ha convalidato il sequestro, come quella maceratese. Il responsabile è stato denunciato per il reato previsto dall’articolo 73 del Testo Unico sugli stupefacenti per produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope”.

Dal Comando affermano: “Innegabile che il carico, oltre 31 chilogrammi di sostanza stupefacente, avrebbe trovato un immediato collocamento sul mercato, soprattutto tra i più giovani. Proprio a quest’ultimi il Corpo, secondo una consolidata politica di comunicazione svolta all’interno degli istituti scolastici, si rivolge con un messaggio di dissuasione dal consumare stupefacenti, informandoli sugli effetti negativi causati alla salute ed alle condizioni di vita in generale”.

“Il costante e quotidiano impegno della Guardia di Finanza per la tutela della legalità e della salute pubblica ha permesso, ancora una volta, di prevenire l’immissione sul mercato di un considerevole quantitativo di stupefacente, la cui vendita al dettaglio avrebbe potuto fruttare guadagni illeciti al pusher per oltre 240 mila euro – concludono i finanzieri – Le Fiamme Gialle proseguiranno le attività di accertamenti in relazione all’aggressione patrimoniale dei proventi derivanti dalla commissione dei reati collegati al traffico di sostanze stupefacenti, colpendo, anche fiscalmente, l’accumulo di ricchezze illegali ed occulte”.