SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Consiglio comunale in diretta video e testuale, inizio ore 10. Il consiglio si svolge in modalità “remota” a causa dell’epidemia Covid-19.

1, APPROVAZIONE VERBALI SEDUTA PRECEDENTE DEL 23/10/2020

2, DOMANDA DI ATTUALITA’ AI SENSI DELL’ART. 47 DEL REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE, INERENTE LA RICHIESTA INFORMATIVA PRESENTATA DAL CONSIGLIERE ANTONIO CAPRIOTTI IN MERITO ALLA SITUAZIONE DELL’OSPEDALE “MADONNA DEL SOCCORSO” IN SEGUITO ALL’EMERGENZA COVID-19”

Tonino Capriotti: abbiamo espresso il nostro appoggio per il mantenimento dei reparti a San Benedetto. Chiediamo chiarezza, cosa sta accadendo al Madonna del Soccorso e sono stati allertati due percorsi al Pronto Soccorso?

Pasqualino Piunti: martedì abbiamo fatto una commissione sulla sanità e chiamato il direttore generale dell’Asur. In quella occasione è stato chiarito che non si poteva ripetere quello accaduto nella prima fase, ovvero la conversione del Madonna del Soccorso in ospedale esclusivamente Covid. I percorsi devono restare sicuri per pazienti e personale. Ieri avevamo 54 ricoverati Covid-19 e una collaborazione con le case di cura private Villa Anna e Stella Maris e 27 ricoverati nella Rsa di Ripatransone. Tutti i reparti sono rimasti al Madonna del soccorso, anche il centro trasfusionale di via Romagna. Dal 1° dicembre abbiamo il nuovo primario di ortopedia e il 16 dicembre è partito il bando per il primario di chirurgia. Entro il 15 gennaio arriveranno 5 mila vaccini Pfizer.

Abbiamo 372 positivi a San Benedetto, quindi in calo; c’è un alleggerimento anche per i ricoverati. Il percorso insomma sembra virtuoso ma bisogna stare ancora più attenti perché se allentiamo la guardia le cose potrebbero non essere favorevoli.

Ogni giovedì facciamo un tavolo anche col prefetto per conoscere l’aggiornamento della situazione.

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3, INTERROGAZIONE CONSIGLIERE DOMENICO PELLEI A OGGETTO “IPOTESI E VALUTAZIONE, NEGLI INTERESSI DI TUTTI, DI SOLUZIONI CHE POSSONO PORTARE A RENDERE IL PARCO DI VILLA LAUREATI UN’AREA VERDE PUBBLICA ACCESSIBILE A DISPOSZIONE DELLA CITTADINANZA”

Domenico Pellei: Molti cittadini di Porto d’Ascoli appresa la notizia della possibile vendita dell’area mi ha contattato per chiedere se sia possibile usufruire dell’area del Parco, e anche il quartiere Salaria ha chiesto se il Parco sia fruibile. Chiedo al sindaco se sia opportuno aprire una trattativa con la proprietà per valutare se sia possibile valutare se il parco di Villa Laureati possa diventare un’area pubblica a disposizione dei cittadini. Io dico che l’Amministrazione non può non mettersi al tavolo per capire se ci possano essere dei margini per valutare delle possibili ipotesi. Almeno come ente facilitatore.

Piunti: condivido le sue considerazioni, il parco è valutato dal Prg come verde pubblico urbano, e gli immobili sono compresi tra i beni culturali a norma di legge (codice Urbani). Il torrione è valutato come bene architettonico, il parco bene paesaggistico, la villa è posta sotto tutela architettonica. Qualsiasi modifica deve essere posta all’attenzione delle autorità. Prevista la sottoscrizione di una convenzione approvata dal Consiglio Comunale.

Di fronte ad una opportunità del genere una comunità cittadina e comunale può e deve intervenire, saremo magari promotori ad attivare un tavolo fermo restando che si tratta comunque di un bene privato”.

Mandrelli: “Resto basita dalle non risposte del sindaco. Mi ha colpito che abbia usato la parola stucchevole. Noi mettiamo 11 milioni di euro in una società che fa un servizio alla città”.

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4, INTERROGAZIONE CONSIGLIERE DOMENICO PELLEI A OGGETTO:” CHALET MEDUSA: PROGRAMMI E TEMPI DELL’ATTUALE LEGITTIMO CONDUTTORE DELLA STRUTTURA RELATIVI ALL’EVENTUALE RIPRISTINO DELLA FUNZIONALITA’, DEL DECORO, DELLA SICUREZZA E DELL’ATTIVITA”

Pellei: Lo chalet Medusa è un unicuum tra le concessioni balneari e dopo il 6 novembre è stato smantellato e oggi appare quasi come un rudere, considerando che è di proprietà del demanio marittimo, e che l’eventuale complicazione della controversia tra la società locataria e concessionaria, chiediamo al sindaco per sapere se è a conoscenza degli eventuali programmi di recupero del proprietario.

Piunti: Il 9 novembre abbiamo accertato con documentazione fotografica la rimozione di loghi e materiali. Il 7 novembre è scaduto il contratto di locazione. L’azione di rimozione è stata eseguita all’insaputa della ditta concessionaria. La completa estraneità della ditta concessionaria a tale rimozione immotivata, eseguita senza alcuna autorizzazione paesaggistica, è seguita alla nostra richiesta di ripristino. Ieri, 18 dicembre, è stato effettuato un sopralluogo di nostri tecnici e dell’Asur. Appena avrò la relazione della polizia municipale sarà mia cura metterla a disposizione”.

5, INTERPELLANZA CONSIGLIERE COMUNALE STEFANO MUZI A OGGETTO: “MISURE DI RISTORO PER I POSSESSORI DI ABBONAMENTI ZTL PAESE ALTO

Risponde l’assessore Troli: “Al 10 dicembre sono 379 le auto autorizzate ad entrare nella Ztl, solo 203 appartengono a residenti, le altre sono mezzi di Picenambiente, Italgas, Cpl, disabili, eccetera. Molti cittadini stanno prendendo una cantonata e anche chi ha presentato l’interpellanza, la Ztl non si paga, ma è stato chiesto di accollarsi una spesa amministrativa di 5 euro per realizzare il tagliando, pagata una tantum. Se invece parliamo dei mezzi autorizzati a sostare, parliamo di 109 residenti e 16 proprietari di immobili e di garage, di questi nessuno ha pagato neanche i 5 euro.

La Ztl non ha nulla a che vedere con la zona blu.

L’unica differenziazione è il pagamento di 80 euro rispetto ai 60 euro del centro ma i possessori del tagliandino del Paese Alto possono parcheggiare anche in centro, e non il contrario”.

Muzi: “Importante che ci sia già una proroga di un mese per chi paga il parcheggio al Paese Alto”.

De Vecchis: “Non si può dire che sia un bonus se dall’anno prossimo poi si paga la stessa cifra, avete fatto un pagamento posticipato”.

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6, INTERROGAZIONE CONSIGLIERE COMUNALE ANTONIO CAPRIOTTI A OGGETTO: “SITUAZIONE DEL PALARIVERA

Capriotti: Siamo preoccupati per la situazione del PalaRiviera, essendo anche una delle poche attrazioni culturali della nostra città. E ci preoccupa il silenzio dell’Amministrazione Comunale, per non parlare di rischi economici per le casse comunali. Vorremmo conoscere alcune accuse arrivate al sindaco, sembra che la Palacongressi Srl abbia fatto richiesta di arbitrato sulla base della convenzione che la lega al Palariviera.

Come intendete rispondere alle richieste della società Palariviera Srl? E’ vero che chiede incontri e non avete mai risposto? Cosa è stato fatto per sostenere la struttura che da un anno è chiusa causa Covid?

Assessore Tassotti: solo il teatro delle Muse di Ancona ha una sala superiore a quella principale della nostra sala principale. Determina dirigenziale 1514 del 15-12-2020: ci siamo opposti all’arbitrato libero richiesto, invocando l’arbitrato amministrato. In caso di recesso, qualsiasi richiesta di rimborso sarà definita dall’arbitrato. L’ultima volta abbiamo incontrato la Palariviera il 28 settembre scorso. Gli obblighi dalle parti sono garantite dalle concessioni esistenti.

A supporto di idee fantasiose ovvero che il dissesto finanziario sia stato causato dalle serate comunali, a fronte di 36 giornate possibile ne abbiamo consumate 7 nel 2018, 19 nel 2019, zero nel 2020. Le giornate gratuite invece sono state 4 nel 2018, 5 nel 2019 e due e mezzo nel 2020.

Capriotti: “Sono più preoccupato di prima, temo che si inizi una causa con questa società e a rimetterci sarà la cittadinanza che non avrà più una multisala. Temo che con la vostra risposta del 15 dicembre si determini un contenzioso dal quale non si esce. Abbiamo scelto la strada più complicata e più costosa, ovvero l’arbitrato. Quando si arriva all’arbitrato significa che sono state provate tutte le strade. Era più semplice la mediazione e la conciliazione. Questo è un bene pubblico pur se gestito dai privati. Chiudendo questo cinema abbiamo solo il Concordia con una sala. A fronte di questo aspetto, pur con i numeri tranquillizzanti che ha offerto, quello che mi preoccupa è che il Palariviera non riapre, e se si fa una causa non so se ricorderemo la riapertura. Perché se si è coscienti del servizio pubblico della struttura perché non sostenere andando incontro alla società in altri modi.

Partecipare ad una riunione come quella del 28 settembre non è una risposta dal Comune. Credo meritasse più attenzione nel cercare insieme la soluzione possibile. Io non so chi vi consiglia”.

Tassotti: “La strada del lodo arbitrale non l’abbiamo scelta è imposta dal contratto col PalaRiviera del 2005, se non l’avessimo eseguita ci avrebbero fatto causa. Sappiamo che è la strada più costosa ma non abbiamo alternative almeno in questa fase”.

Capriotti: “C’è una soluzione al lodo arbitrale, farlo ritirare. Se lo hanno chiesto, per loro sono arrivati all’ultima spiaggia. Di fronte ad una non risposta hanno utilizzato la soluzione contrattuale per obbligarvi a rispondere. Noi possiamo ancora andare dalla società e far ritirare il lodo e secondo me ci sono margini per arrivare ad una soluzione”.

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7, COMUNICAZIONE PRELEVAMENTO DAL FONDO DI RISERVA E  DAL FONDO DI RISERVA DI CASSA.

Comunica il sindaco Piunti.

8, RATIFICA VARIAZIONI AL BILANCIO DI PREVISIONE 2020/2022.

Comunica il sindaco Piunti. Fa riferimento ai dati già pubblicati in questo link sulla Commissione Bilancio.

Capriotti: “Ringraziamo il governo che ci ha dato 228 mila euro. Vedo spesso tra le varie voci “ristrutturazione marciapiedi e asfalti”. Ma non avevamo fatto un mutuo per gli asfalti? Noi avevamo proposto di fare spesa ordinaria senza un mutuo, invece vedo che il mutuo è stato preso e le spese vengono fatte. Noi spendiamo 18 mila euro per poter affidare l’allestimento delle luminarie. E poi 58 mila euro per le luminarie. In tempi passati ricorso che veniva dato tutto ad una ditta. Fortunatamente non si sono attaccate ai pali della luce, ma mi dicono che a Porto d’Ascoli non è successo la stessa cosa.

Noi ogni anno parliamo della pista ciclabile di via Moretti, erano già stanziati 200 mila euro. Stavolta 67 mila euro. Io però non vedo un lavoro su questa benedetta pista ciclabile, visto che i soldi sono stati stanziati già tre anni fa.

Questa non è una variazione di bilancio, è un bilancio. Per quanto riguarda la Sentina, se non vengono messe delle scogliere, la Sentina ce la giochiamo. Inoltre vedo che ci sono ancora rimborsi per le transazioni stragiudiziali, possibile che perdiamo tutte le cause, eppure paghiamo un ufficio legale.

Noi abbiamo spostato i ragazzi dalla zona Nord alla Sacconi e di fatto i lavori alla zona Nord ancora devono cominciare. Intanto stiamo pagando 69 mila euro di trasporto scolastico per i ragazzi della Zona Nord alla Sacconi. Il progetto è del 2018, doveva essere esecutivo a marzo scorso e a dicembre ancora devono cominciare, rischiamo di perdere il milione della Regione. Sindaco, se i lavori iniziano a gennaio il trasporto sarebbe dovuto iniziare a gennaio risparmiando il denaro”.

Antimo Di Francesco: “Speravo ci fossero più risorse finanziarie per imprese e famiglie a fronte dell’emergenza Covid. E che fosse istituito un tavolo permanente sull’emergenza Covid. Per quanto riguarda i marciapiedi ci si riferisce soltanto a quello di via Moretti?”

Rosaria Falco: “Non ho fiducia nei tavoli organizzati da questa amministrazione, se poi si fanno tavoli a cui non seguono azioni. Le commissioni dovrebbero essere registrate, sono demotivata sui tavoli di questa amministrazione. I danni non sono solo per le attività commerciali che vengono chiuse o dalle attività che riducono gli orari. L’economia si blocca anche per chi non ha alcun ristoro.

Ricordiamo che si voleva chiudere l’ospedale ad ottobre, vi invito a riflettere sulla poca lungimiranza dei politici e dei dirigenti. Sono arrivati 100 mila euro per il trasporto scolastico ma non mi risulta siano aumentate le corse. E ce ne sono tanti altri fondi e contributi: vorrei sapere dove sono stati impiegati. Io tutti questi marciapiedi rifatti non li vedo.

De Vecchis: “Chiedo la verifica del numero legale”. Poi decide di ritarla quando molti consiglieri ricompaiono sullo schermo della diretta.

“Denuncio il grande assente, la politica. Qui tutti parlano di numeri e si è dimesso l’assessore al Bilancio, non una parola, non si sa per quale motivo. Il sindaco avrebbe dovuto fare delle comunicazioni al Consiglio comunale per rispetto dello stesso. Politica e trasparenza nei confronti dei cittadini sono assenti. La speranza è che avendo il sindaco preso le parti dell’assessore al Bilancio che faceva il ragioniere, ovvero leggeva le delibere, si sperava che il sindaco facesse la parte politica. Per quale motivo si è dimesso l’assessore al Bilancio? Lui queste delibere le ha votate?”

Il sindaco oggi avrebbe dovuto chiedere al presidente del Consiglio di inserire una comunicazione urgente sulle dimissioni dell’assessore. Per rispetto dei cittadini. Non si capisce quale sia la motivazione delle dimissioni del ragioniere capo assessore. Che dire?”

Nostro articolo

Andrea Traini non deve dimettersi. Deve parlare, se vuole bene a San Benedetto

Chiodi: “Non abbiamo compreso il motivo delle dimissioni dell’assessore Traini. Mi ero fatto l’idea che Traini fosse già in ticket con De Vecchis perché tutti dicono questo. Non vedo invece motivazioni politiche assenti rispetto alle scelte fatte, questo Comune fino a tutto gennaio 2021 ha dato gratis i parcheggi a pagamento nel fine settimana per aiutare le attività produttive, ad esempio. Abbiamo stanziato 700 mila euro per le attività produttive, se si fa finta di non averli visti… Abbiamo dimostrato nel tempo che sappiamo stare nel pezzo come maggioranza. Ringrazio invece l’amico Tonino Capriotti che ha riconosciuto lo sforzo di questa amministrazione”.

Pellei: “Le considerazioni di De Vecchis non sono peregrine. Il bilancio è influenzato dalla pandemia, ovviamente: capire la regia e quali fossero le linee di indirizzo non è un particolare. Io ho rilevato questa carenza, lo dico per non lasciare che alcune vicende siano percepite dal cittadino come le vicende di palazzo staccate dalle vicende della vita quotidiana. Ad esempio a maggio avevamo dato delle linee di indirizzo sulla Tari e do atto che molti di questi interventi sono stati mutuati da questa amministrazione. Oggi ad esempio abbiamo 250 mila euro per i commercianti cittadini, ma è importante sapere a quali categorie vengono ridate e come, non tutte le categorie hanno subito danni allo stesso modo”.

Balloni: “Capriotti, il governo ha il dovere di intervenire in situazioni di questo tipo e credo sia doveroso che dia più fondi data la situazione. A chi dice che non c’è la politica, è chiaro che ogni fondo stanziato in bilancio sia una scelta politica. Sull’assessore Traini, le domande non vanno poste al sindaco o ai consiglieri ma all’ex assessore, tra l’altro la variazione di Bilancio è anche un suo merito, noi non possiamo che rispettare la decisione”.

Piunti:Pista ciclabile di via Moretti: i lavori partiranno a gennaio, mentre nell’altro lato dell’Albula si tratta del rifacimento delle ringhiere e del marciapiede da via Abruzzi in via Toscana. La politica c’è. Io non amo fare pagelle tra amministrazioni comunali. Ogni realtà ha la sua linea politica. In quest’anno abbiamo due ondate di coronavirus e pur nella disgrazia della morte di un valente dirigente stiamo realizzando opere cittadine, io non ritengo di dover fare un libro dei sogni.

Il fiore all’occhiello sono le politiche sociali, da sempre. Una comunità che vive di turismo si deve riconoscere con un tratto distintivo.

Stiamo anche intervenendo sul Ballarin, per primi, e a primavera restituiremo un prato verde.

Sul lungomare stiamo intervenendo. La politica non manca, si può criticare il tutto, ma non è politica quella di etichettare in consiglio comunale i colleghi come consiglieri paletta. La politica è ricerca di collaborazione, poi nel caso si battono i pugni sul tavolo, questo ci chiede la città. Io non faccio calcoli per avere voti, io cerco di creare una squadra che sia capace.

L’assessore Traini si è dimesso lasciando un documento molto stringato sulle motivazioni, quando verrà da me a dirmelo io potrò relazionare al Consiglio comunale, finché non avverrà io non posso rappresentare il suo pensiero, se non attraverso un documento che mi è arrivato dal protocollo”.

Mandrelli: “Il sindaco ha risposto rileggendo esattamente l’elenco delle cose lette in precedenza, così come per l’emergenza Covid… Le dimissioni di Traini sono una vicenda grave, lei lo ha nominato e mi sembra strano che dopo aver tenuto la delega in tutti questi anni, criticato da noi perché era portavoce della richiesta degli uffici e del sindaco. Nel momento in cui in Consiglio arriva una variazione di bilancio così complessa, noi ci troviamo senza l’artefice. E’ una cosa che potrebbe e dovrebbe mettere in crisi una amministrazione che dovrebbe dare spiegazioni immediate. Non è una deleghina, è l’asse portante della giunta. Rispondere “non lo so perché” è poco credibile”.

Ballatore: è stata la politica a dire agli uffici di investire 250 mila euro per l’asta del Mercato ittico. Poi se per la minoranza è politica se una luminaria sia stata attaccata ad un palo della luce, allora è altro”.

Crescenzi: “Basta con questa storia che manca la politica, stiamo facendo tanto in un momento di difficoltà”.

De Vecchis: “Il lavoro di stanziamento lo possono fare gli uffici. Traini non si è dimesso per motivi personali. Il sindaco si prende queste deleghe e sa che non sono motivi personali, ma politici. Ci sono motivi politici, se il sindaco cade dal pero significa che non vuole dare risposte, dobbiamo credere a quello che favoleggiano i giornali, ovvero una fronda all’interno di Fratelli d’Italia che vogliono far fuori Piunti? Questi non sono motivi politici, ma giochetti di partito. Piunti non può rispondere sennò dovrebbe confessare che lui è un’ameba in mano a chi gli sta intorno. E su questo non una parola”.

Balloni: “Nessuno della minoranza nega che si siano fatte cose positive”.

15 FAVOREVOLI, 8 CONTRARI, 2 ASSENTI

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9, APPROVAZIONE RENDICONTO CONSOLIDATO 2019 COMPRENSIVO DEI RISULTATI DELL’ISTITUZIONE “A. VIVALDI“.

Approvato con 15 favorevoli e 9 contrari.

10, ESAME ED APPROVAZIONE DELLO SCHEMA DI BILANCIO CONSOLIDATO RELATIVO ALL’ESERCIZIO 2019 DEL GRUPPO CITTA’ DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO.

Relaziona il sindaco Piunti. 

Capriotti: “La grande assente è la Picenambiente. Ed eravamo tutti d’accordo che fosse tra le società controllate. Non vederla nel Bilancio consolidato è un colpo al cuore, anche perché rappresenta il 20% del bilancio comunale. allora, il Tar ha dato torto al Comune ma non nel merito ma per le modalità con le quali è stata approvata la delibera (ndr: abbiamo modificato leggermente il testo iniziale in questa fase su segnalazione dello stesso Capriotti per evitare interpretazioni errate). Il sindaco poteva allora ho ricorrere al Consiglio di Stato, mettendoci un avvocato, oppure fare una cosa ancora migliore, riportare la delibera in Consiglio comunale e migliorarla nelle parti sottolineate dal Tar. Perché non lo ha fatto?

Falco: “La sentenza del Tar è stata una furba scappatoia per la parte privata della Picenambiente. La sede competente era la Corte dei conti, ma è stata impugnata la delibera non perché la Picenambiente non fosse a controllo pubblico. Voi dite che dal punto di vista formale controllate il bilancio, ma quello di non mettere la Picenambiente nel Bilancio consolidato non è un obbligo, ma una scelta. Chi ha deciso?”

Mandrelli: “Chi ha deciso che non bisognava ricorrere contro la sentenza del Tar. Non è comprensibile, il Consiglio comunale che ha votato quella delibera merita di saperlo, in una città in cui si ricorre anche sulla satira politica. La spiegazione di questa non volontà di non portare avanti una delibera del consiglio comunale sia necessaria”.

Di Francesco: “Su questo tema il nostro bilancio il nostro voto è sfavorevole”.

Piunti: “Su questo punto abbiamo un po’ ripetuto quanto detto nella Commissione Bilancio. Con questo bilancio consolidato dimostriamo che il nostro territorio è assistito dall’intervento pubblico. Non si vedono all’orizzonte pericoli finanziari. Ribadiamo il mantenimento di tutte le partecipazione. Monitoriamo continuamente anche prendendo atto del miglioramento finanziario e strategico. Pensiamo a eventuali opportunità come la Italmercati per il Centro Agroalimentare.

Per quanto riguarda la Picenambiente, questa amministrazione non si esime da una cosa di pubblica evidenza. Come ho già spiegato un anno fa in consiglio comunale: di fronte ad una sentenza perentoria non abbiamo ravvisato l’utilità di un ricorso. Il controllo pubblico ha bisogno di una qualificazione giuridica per essere esercitato. Noi abbiamo un ufficio Partecipate che controlla i bilanci e poi un controllo politico sui servizi che vengono fatti in città. Noi facciamo incontri periodici e non li subiamo, alziamo anche la voce. C’è un sistema di pronto intervento sulle segnalazioni.

Sul consolidato la Picenambiente non c’è perché non arriviamo al 20% del capitale. Su questa delibera c’è anche la firma dei revisori dei conti che giustifica questa scelta. Si sta portando avanti una querelle stucchevole sulla Picenambiente. Dobbiamo pretendere un servizio fondamentale.

Mandrelli: “Sono stupita dalle non risposte del sindaco, che chiama stucchevoli le nostre questioni per una società alla quale paghiamo 11 milioni di euro. Se la Picenambiente decide di acquistare dei guanti a 12 euro anziché a sei, magari, noi non possiamo intervenire, altro che ufficio Partecipate”.

Marzonetti: “Ribadisco fiducia all’amministrazione”.

Balloni: “Perdo il filo di quello che viene detto. Non capisco dove andiamo a parare. Ho visto che i dirigenti presenti e gli amministratori delle società partecipate sono stati coinvolti con molte domande, e ho letto risposte puntuali. Questo ripeterlo qui mi è sembrato un po’ eccessivo. Non ho sottomano la sentenza del Tar. Se la delibera fosse stata impostata male, andare in appello a che serviva?

Picenambiente: è chiaro che è una società importante e determinante, ma è vero che non eleggiamo l’organo esecutivo e c’è un peso importante della parte privata. Sui problemi coi sindacati, per una società con 200 dipendenti è abbastanza scontato. Il Centro Agroalimentare non ha mai avuto mission univoca perché le partecipazioni sono di Comune, Provincia e Regione. Comunque il bilancio consolidato è certificato da revisori dei conti. Non capisco quindi il voto negativo al bilancio consolidato, ma se i numeri sono a posto e i bilanci sono a posto, non capisco il motivo per cui non si vota positivamente, il dirigente stesso ha detto che il bilancio di Picenambiente può non farne parte”.

De Vecchis: Chi devia è la maggioranza, a lesione del patrimonio della città. Tra i postulati del bilancio c’è la sua completezza. Poi le scelte di comodo che tengono fuori una partecipazione al 18% e tengono dentro una al 4%, allora è una scelta di comodo. Il sindaco fa confusione tra partecipazione patrimoniale e il contratto di servizio.

Questa era una nostra municipalizzata, e la volontà di controllo prescinde dallo statuto e da qualsiasi partecipazione. Non è un caso che nominiamo il presidente del Consiglio di Amministrazione. Tenerla fuori significa venire meno al compito proprio di un amministratore che deve difendere il patrimonio del Comune. Qualcuno si è arrogato il diritto addirittura di escluderla dal bilancio consolidato. La responsabilità è del sindaco che si è arrogato il diritto di non fare ricorso per una cosa volontà di questo consiglio non da oggi ma da almeno 15 anni.

Se consideriamo il Caap alla stregua del Mercato Ittico che gestiamo direttamente, capiamo che quello è un servizio pubblico, dobbiamo capire come la Regione si deve dare da fare per rilanciarlo. Balloni, sai bene come stanno le cose, sei

Solo per non aver fatto ricorso per difendere il patrimonio dovreste essere messi sotto processo dalla Corte dei Conti.

VOTAZIONE 15 favorevoli e 9 contrari

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11, ARTICOLO 194, COMMA 1, LETTERA A) DEL D.LGS. 18 AGOSTO 2000 – RICONOSCIMENTO DEBITI FUORI BILANCIO. 

12, ARTICOLO 194 D.LGS. 18 AGOSTO 2000 – RICONOSCIMENTO DEBITI FUORI BILANCIO – VERTENZA MAZAL GLOBAL SOLUTION S.R.L.

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13, APPROVAZIONE DELLA RELAZIONE SULL’ATTUAZIONE DEL PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE PERIODICA DELLE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE AI SENSI DELL’ART. 20 COMMA 4 D.LGS. 175/2016. ANNO 2019″.

VOTAZIONE 15 favorevoli 8 contrari e 2 assenze.

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14, “REVISIONE ORDINARIA DELLE PARTECIPAZIONI PUBBLICHE DETENUTE AL 31.12.2019, EFFETTUATA AI SENSI DELL’ ART. 20, D.LGS. 19 AGOSTO 2016 N. 175 E SS.MM.II. .”

VOTAZIONE 15 favorevoli 8 contrari.

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15, REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE. MODIFICHE ALL’ART. 67 AVENTE PER OGGETTO: “OGGETTI E SPORGENZE SUL SUOLO PUBBLICO

16, PROGRAMMA TRIENNALE LAVORI PUBBLICI 2020/2022 ED ELENCO ANNUALE 2020 E PROGRAMMA BIENNALE FORNITURE E SERVIZI 2020/2021. APPROVAZIONI MODIFICHE E INTEGRAZIONI.

17, MOZIONE A INIZIATIVA CONSIGLIERE COMUNALE VALERIO PIGNOTTI A OGGETTO: “INTERVENTI STRAORDINARI A FAVORE DI ATTIVITA’ PRODUTTIVE SAMBENEDETTESI DURAMENTE COLPITE DAI PROVVEDIMENTI (DPCM) DEL GOVERNO IN MATERIA DI CONTENIMENTO DELL’EMERGENZA EPIDEMIOLOGICA DA COVID-19

18, MOZIONE A INIZIATIVA CONSIGLIERA FLAVIA MARCELLA MANDRELLI A OGGETTO “NORME PER L’ARRESTO DEL CONSUMO DI SUOLO E PER IL RIUSO DEI SUOLI URBANIZZATI” (DDL AS 164, IN DISCUSSIONE AL SENATO, COMMISSIONI CONGIUNTE AGRICOLTURA E AMBIENTE)