SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si chiama “cambiasanbenedetto” ed è il nome di un nuovo movimento politico cittadino che è stato costituito giovedì sera in un’assemblea telematica e nel quale confluiscono forze politiche che si riconoscono nella sinistra, “in particolare Rifondazione Comunista e Sinistra Italiana, da esponenti dell’ambientalismo e del civismo sociale cittadino, e da singoli cittadini che intendono impegnarsi per il miglioramento ed il cambiamento della nostra città” si legge nella nota di presentazione. 

“Nell’assemblea è stata approvata una prima bozza di idee e contributi per il cambiamento, da integrare con gli apporti che ciascun aderente vorrà proporre e che costituisce anche la base programmatica ineludibile su cui cambiasanbenedetto vuole improntare il confronto e l’interlocuzione con le altre forze progressiste cittadine in vista dell’appuntamento con le prossime elezioni comunali” scrivono gli organizzatori.

“Tra i suoi punti programmatici cambiasanbenedetto fa propri i capisaldi della mozione consiliare proposta dal Coordinamento “Fermiamo il Consumo di suolo, Rigeneriamo la città”  riguardante lo stop al consumo di suolo nella nostra città, che verrà discussa nel prossimo consiglio comunale di sabato 19 dicembre, e la cui condivisione cambiasanbenedetto ritiene propedeutica per qualsiasi ipotesi di percorso comune con altre forze politiche e movimenti cittadini” continua.

“Alcune componenti di Cambiasanbenedetto sono già state invitate dal Pd e da altre forze del centro-sinistra a sottoscrivere una “carta dei valori”, che richiama e fa propri i principi fondativi del movimento Solidarietà e Partecipazione di Grottammare e che il nostro movimento ritiene una delle esperienze amministrative più significative del nostro territorio – è scritto nella presentazione – Tra questi principi, la carta dei valori fa riferimento a quello  del  “contenimento del consumo di suolo”, richiamando le scelte fatte con il Piano Regolatore approvato a Grottammare durante il mandato di Massimo Rossi. Ricordiamo alle forze che compongono il tavolo del  centrosinistra che quel Piano eliminava numerose previsioni edificatorie (1 milione di mc di volumi in meno rispetto al Piano precedente), attuando quindi,  già allora a Grottammare, quanto ora chiede per San Benedetto  il coordinamento “Fermiamo il consumo di suolo” con la  proposta di mozione presentata in consiglio”