SAN BENEDETTO DEL TRONTO – -“Approvando la mozione proposta dal Coordinamento “Fermiamo il Consumo di suolo, Rigeneriamo la città”, e fatta propria dalla Consigliera Flavia Mandrelli, che sarà in discussione appunto all’assise del 19 prossimo, la politica sambenedettese può finalmente dare un segnale fondamentale sul futuro urbanistico, territoriale e ambientale della nostra città e dire con chiarezza che la nostra città non può più permettersi ulteriore consumo di suolo, al quale va dato quindi  uno stop definitivo ed inequivocabile”: così si esprime il Comitato Fermiamo il Consumo di Suolo di San Benedetto, costituito la scorsa estate.

“Appare, infatti, ormai evidente a tutti che la necessità di fermare il dissennato sfruttamento edilizio del territorio di questi anni e di promuovere politiche urbanistiche fondate esclusivamente sul riutilizzo e sulla rigenerazione del patrimonio esistente, si pone con assoluta urgenza nella nostra città, che ha raggiunto posizioni di vertice nelle indagini statistiche relative al tasso di consumo di suolo nel nostro paese”si legge nella nota.

“L’impegno, contenuto nella mozione del Coordinamento, alla futura approvazione di specifiche varianti urbanistiche finalizzate ad eliminare le previsioni di edificabilità ancora esistenti che comportino consumo di suolo  in aree ancora attualmente libere da costruzioni ed edificazioni, come d’altro canto hanno già fatto numerose realtà anche vicine a noi, porrebbe poi la nostra città in linea con le scelte maggiormente efficaci ed innovative in relazione alla tutela dell’ambiente e del paesaggio e alla lotta al cambiamento climatico”

“Speriamo veramente che il massimo organo politico cittadino (ma il nostro appello va anche alle forze politiche che si candideranno al futuro governo della città) sappia cogliere questa grande opportunità, senza farsi condizionare da logiche di schieramento o fazione e fare quindi un primo fondamentale passo per liberare la città dal giogo dello sfruttamento del suolo e della speculazione edilizia e indirizzarla verso un futuro maggiormente consapevole della limitatezza delle risorse presenti sul nostro pianeta e dell’importanza di preservarle per le prossime generazioni” conclude il Comitato.