SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Potrebbe essere la storia di un film della commedia all’italiana. Una Zona a Traffico Limitato nel Paese Alto di San Benedetto soltanto di sera e di notte che non preserva la bellezza delle piazze del centro storico, occupate dalle auto dei residenti, e contemporaneamente rende ancor più complicata la vita degli esercenti alle prese con le restrizioni del Covid-19: possono lavorare solo con l’asporto ma oltretutto ai clienti è impedito di avvicinarsi con l’automobile. 

Ne avevamo già parlato con un video esplicativo qualche tempo fa. Di seguito la lettera inviata alla redazione da Fabio Passamonti, avvocato che svolge il ruolo di referente per i ristoratori del Paese Alto. “Quale traffico regola la Ztl se è impossibile cenare nei locali?” chiede Passamonti (p.p.f.).

Piazze pubbliche, parcheggi privati? Il “caso” Ztl al Paese Alto e cosa fare per migliorare

 

 

Durante una emergenza, chi amministra la cosa pubblica si distingue (in positivo o in negativo) per la sua capacità di rispondere con efficacia e tempestività ai bisogni della collettività e delle categorie più colpite. 

La categoria dei ristoratori è certamente tra quelle maggiormente afflitte dalle ripercussioni della pandemia in corso. 

Tuttavia, pur con mille difficoltà, tale categoria chiede oggi soltanto di potersi “rimboccare le  maniche” sfruttando diversi modelli di operatività lavorativa (ad esempio l’asporto). Anche da noi i ristoratori hanno seguito questo modello. Per forza. O fai così o muori (economicamente). Tertium non datur

Qualsiasi amministratore della cosa pubblica “farebbe da sponda” a una simile virtuosa condotta. Farebbe di tutto, insomma, per avallarla. 

Evidentemente però, a San Benedetto del Tronto, non solo non c’è interesse (rectius: c’è disinteresse) a tutelare il contribuente e cittadino nel momento del bisogno (perché ciò richiederebbe sforzo e attenzione, senza alcun tornaconto personale se non la gratificazione data dall’aver adempiuto alle proprie funzioni), ma addirittura si persiste nell’attuare provvedimenti che aggravano ulteriormente le cose, senza che questi arrechino alcun beneficio alla collettività. Mi riferisco all’adozione della Zona a Traffico Limitato (Ztl), che a detta dei suoi propugnatori avrebbe lo scopo di  “regolare il traffico” (sic!) del Paese Alto (vale la pena sottolineare che è attiva dalle 19 alle 7). 

Al momento la nostra libertà di circolazione è (giustamente) compressa in ragione di una contingenza sanitaria. Ciò ci costringe a modificare le nostre abitudini di vita ricorrendo ad asporto e consegna del cibo a domicilio – appunto – quando tutti preferiremmo spostarci per godere di una  piacevole serata di ristoro in un locale. 

Non è chiaro quindi quale traffico regoli ora la Ztl, visto che è proibito cenare nei locali del Paese Alto. Non lo sarebbe (chiaro intendo) in condizioni di normalità, figuriamoci ora. Questo ovviamente a meno di non voler rendere tutto il Paese Alto una succursale di Via delle Conquiste (leggi: un cimitero). 

C’è di peggio. In questi mesi l’attuale amministrazione non ha mantenuto nemmeno una delle  promesse che aveva fatto ai ristoratori sul miglioramento della cosiddetta “fruibilità pedonale” del Paese  Alto. 

Evidentemente non c’è stato il tempo (sic!) neanche di realizzare la banale segnaletica orizzontale  volta a pubblicizzare il parcheggio in zona Marchegiani, segnaletica tra l’altro necessaria visto che – per un estraneo e perfino per un nostro concittadino non ben informato – tale parcheggio è introvabile come “l’isola che non c’è” del Peter Pan di J. M. Barrie (per trovarlo è necessario  addentrarsi in un ingresso su cui campeggia rigorosamente un bel divieto di accesso!  Quindi, se vuoi stazionare regolarmente nel nuovo parcheggio, devi commettere quella che a tutti  gli effetti sembra proprio una violazione del Codice della Strada). 

Forse è una “favola” aspettarsi che l’amministrazione non si trinceri dietro vaghe e non precisate “impossibilità burocratiche” a operare, aiutando così una categoria che produce e contribuisce a  tenere vivo e alto il nome della città? 

Forse sarà una questione di dimensioni. Già, magari è così. Sciocchi noi a pensare ad altro. Come dite? A Roma la Sindaca Raggi ha deciso di prorogare fino al 15 gennaio 2021 la sospensione della Ztl di Centro storico, Tridente, Trastevere, Testaccio e San Lorenzo, per favorire gli spostamenti nella fase di emergenza sanitaria? Sul serio? 

Ma quanti abitanti fa Roma? Sarà mica grande come San Benedetto del Tronto, vero? Avrà mica i  problemi di viabilità di San Benedetto del Tronto? Su, non scherziamo. 

Ecco, appunto. Non scherziamo per favore, in gioco c’è il futuro di parte di una categoria (quindi di  un bel numero di famiglie).