SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nella mattinata del 15 dicembre alcuni nostri lettori, con foto e filmati, ci avevano segnalato un movimento di motovedette della Capitaneria di Porto e della Guardia di Finanza in uscita dallo scalo sambenedettese.

Qualche cittadino, e pescatore, aveva temuto un qualcosa di grave accaduto in mare. Nulla di tutto questo, per fortuna.

I militari si stavano dirigendo al largo di Porto Sant’Elpidio per svolgere un’esercitazione di soccorso.

L’attività addestrativa, organizzata e coordinata dalla Capitaneria di Porto di San Benedetto del Tronto, ha previsto come scenario la simulazione dell’individuazione da parte di un motopesca di una chiazza di prodotto derivato del petrolio nei pressi della “Piattaforma Sarago A” situata nel tratto di mare antistante il litorale del Comune di Porto Sant’Elpidio.

Scopo dell’esercitazione è stato quello di testare la prontezza operativa di uomini e mezzi e la capacità di coordinamento della Capitaneria di Porto di San Benedetto del Tronto, dando così attuazione al Piano Operativo di pronto intervento contro gli inquinamenti marini, nonché di verificare la capacità di risposta all’emergenza da parte della Società Edison E&P Spa in qualità di concessionaria della piattaforma, che ha disposto l’impiego di due unità navali M/nave Francesco Guidotti e M/nave Anna con dotazioni disinquinanti e di contenimento e di un elicottero per le attività di monitoraggio.

All’esercitazione hanno preso parte le Motovedette CP727 e CP731 della Capitaneria di Porto di San Benedetto del Tronto e dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Porto San Giorgio, e la motovedetta V 2052 dipendente dalla Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di San Benedetto del Tronto.

L’allarme è scattato alle ore 9.35 circa quando un unità da pesca ha segnalato alla Sala Operativa della Capitaneria di Porto di San Benedetto del Tronto la presenza di una macchia di 100 metri circa, di prodotto inquinante simile per odore e colore a carburante. A seguito della segnalazione sono state poste in essere le procedure di emergenza finalizzate a salvaguardare l’ambiente e gli ecosistemi marini e ad impedire che l’inquinamento portasse a più gravi conseguenze.