GROTTAMMARE – Si avvicina una data che sicuramente sarà ricordata e festeggiata, quella dei cinque secoli dalla nascita di papa Sisto V, nato a Grottammare il 13 dicembre 1521; ma anche i 499 anni dalla nascita di Felice Peretti segnano un traguardo importante che infatti la comunità grottammarese e diocesana ha deciso di nobilitare, fermo restando che in vista del 2021 si stanno preparando a festeggiare il quinto centenario della nascita, nel 2021, con eventi di  respiro nazionale. 

Si è infatti deciso di restaurare i paramenti sacri del papa, al secolo Felice Peretti: paliotto, piviale, pianeta, due  tonacelle borsa per il corporale, stole e manipoli custoditi nel Museo Sistino di Montalto delle Marche. 

L’iniziativa è sponsorizzata dalla rivista d’arte online “Predella”, Casa editrice Ets di Pisa, i cui direttori Gerardo De Simone ed Emanuele Pellegrini hanno risposto all’appello su interessamento dello storico dell’arte Alessandro Delpriori.  

L’intervento si configura come il restauro di manufatti danneggiati dal sisma. La sede del Museo Sistino di  Montalto infatti ha subito pesanti danni dal sisma del 2016 e all’inizio del prossimo anno sarà oggetto di  ricostruzione.  

In occasione del Cinquecentenario della nascita di Sisto V – ha raccontato Paola Di Girolami, direttrice dei  Musei Sistini del Piceno, della Diocesi di San Benedetto – i direttori di “Predella” hanno così voluto dare un segno tangibile di vicinanza alle terre sistine, terre terremotate, custodi di opere che nel tempo hanno fatto la storia dell’arte sacra e, nello stesso tempo, raccontato la vita di le ha abitate

Le dieci sedi dei Musei Sistini del Piceno ora sono chiuse per le restrizioni anti Covid. Per questo durante le  Feste apriremo virtualmente le porte ai cittadini, iniziando proprio dal 13 dicembre, data della nascita di Sisto  V, “vigilia” del Cinquecentenario e giorno dedicato a Santa Lucia, alla quale il papa era particolarmente legato, come testimonia anche un particolare, del tutto sconosciuto, del reliquario, opera di fine 1300 inizi 1400, di  oreficeria francese contiene” commenta Di Girolami.

“Attraverso le nostre pagine Facebook e Instagram – continua la direttrice – sveleremo particolari che  caratterizzano le opere custodite, saremo presenti con tutorial e laboratori rivolti al nostro pubblico di studenti,  ma non solo, su Presepe e simboli natalizi. Sarà un’occasione per tutti per avvicinarsi ai manufatti che potranno  essere letti con occhi nuovi. Un modo per tenerci compagnia in un momento in cui tenere la distanza non vuol  dire per forza chiudersi al mondo, al territorio e alle sue ricchezze“.