PORTO SANT’ELPIDIO – “Il 4 dicembre, a Porto Sant’Elpidio, due soggetti hanno perpetrato il furto di un’ingente quantità di tagliandi di concorsi a premi presso un distributore di carburante della zona. Approfittando della momentanea distrazione del gestore dell’impianto determinata dall’intensa presenza di clienti, uno dei ladri è entrato nello spazio di vendita impossessandosi dei tagliandi per un valore di circa tremila euro mentre il secondo, con la funzione di osservazione e di palo, ha impegnato con alcune scuse il gestore. L’azione predatoria è stata quasi fulminea, segnale che la coppia di malfattori è dotata di elevata esperienza criminale”.

Si apre così la nota stampa diffusa il 12 dicembre dalla Questura di Fermo: “Accortosi del furto, il titolare del distributore ha presentato denuncia presso la Questura, attivando gli accertamenti di polizia giudiziaria della Squadra Mobile. Sono state acquisite le immagini degli impianti di videosorveglianza della zona del furto e delle vie di accesso al quartiere che hanno consentito di ricostruire la dinamica dell’evento delittuoso e di individuarne gli autori, due giovani, anche se non è stato possibile identificarli a causa del loro travisamento con il cappuccio della felpa e la mascherina di protezione costantemente indossata. Sono stati comunque accertati alcuni elementi delle loro fisionomie e dell’abbigliamento indossato. L’unico dato certo che è stato possibile acquisire è stato il modello e parte del numero di targa del veicolo utilizzato per il furto”.

“I poliziotti della Squadra Mobile si sono messi alla ricerca del veicolo riuscendo, in breve tempo, a ricostruire i dati completi della targa e quindi risalire al proprietario del veicolo, uno straniero residente sul litorale fermano che, tuttavia, non poteva corrispondere agli autori del reato predatorio e che è risultato aver prestato la vettura a connazionali in transito nella nostra provincia – aggiungono dalla Questura fermana –  In considerazione della metodologia criminale, tipica di delinquenti seriali, sono stati attuati mirati servizi di controllo nelle vie della costa che hanno portato, ieri mattina, ad intercettare il veicolo a bordo del quale sono stati individuati due giovani stranieri. Il personale della Squadra Mobile ha seguito per alcuni chilometri la vettura gli occupanti della quale si sono fermati presso alcuni esercizi commerciali, probabilmente per individuare nuovi obbiettivi da colpire”.

Dalla Questura proseguono: “Dopo alcune soste, costantemente monitorati dai poliziotti, la vettura è stata fermata e si è proceduto all’identificazione degli stranieri a bordo, risultati essere cittadini stranieri nordafricani ventenni, con residenza all’estero, provvisoriamente domiciliati presso un residence della costa, titolari di passaporto di altro paese comunitario in quanto con doppia cittadinanza. La situazione non è apparsa chiara ai poliziotti che li hanno accompagnati in Questura per la loro identificazione attraverso il fotosegnalamento della Polizia Scientifica. Dalla comparazione fisiognomica e dagli altri elementi raccolti dalla Squadra Mobile è emerso che uno dei due soggetti era stato certamente l’autore del furto dei tagliandi perpetrato il 4 dicembre mentre non è stato possibile addebitare al secondo la complicità nel furto”.

“Il primo straniero è stato, pertanto, denunciato all’Autorità Giudiziaria per il furto aggravato dei tagliandi. In più, si è accertato che, pur essendo titolare di un passaporto dal quale risultavano le sue generalità per il paese comunitario che lo aveva emesso, in Italia era stato identificato e denunciato per reati contro il patrimonio in diverse occasioni con un altro nome – dichiarano i funzionari – Con i medesimi dati anagrafici era inoltre ricercato da mesi a seguito dell’emanazione da parte di un Tribunale del nord Italia, di un ordine di carcerazione per scontare la pena di tre anni e quattro mesi di reclusione per reati contro il patrimonio.

Dalla Questura concludono: “L’acume investigativo del personale della Squadra Mobile ha consentito non solo di assicurare alla giustizia un delinquente seriale che, celandosi sotto diversi alias è riuscito a evitare per mesi la cattura perpetrando numerosi reati predatori anche nella nostra provincia, ma anche di attribuirgli la certa responsabilità dei delitti commessi. Sono in corso ulteriori attività per assicurare alla giustizia anche il secondo ladro”.