SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Di seguito una nota stampa della cooperativa La Picena, che ha perso l’appalto per la gestione del Centro Sociale Primavera di San Benedetto dopo 30 anni di gestione. “Malgrado la commissione esaminatrice avesse giudicato migliore il progetto proposto dalla cooperativa La Picena rispetto a quello delle due cooperative vincitrici, attribuendole un punteggio maggiore in quanto rispondente di più ad una migliore gestione della casa di riposo, la differenza l’ha fatta il ribasso percentuale del 10,01 per cento proposto dalle vincitrici, ovvero un ribasso di € 133.463,23 annui sul prezzo a base d’asta che diventano, nei sei anni di durata dell’ appalto, di 800.779,37 euro, un ribasso impossibile per la nostra cooperativa rispetto all’obiettivo di garantire i migliori livelli di qualità proposti nel progetto che prevedeva anche l’informatizzazione dei servizi all’interno della struttura” scrive nella nota.

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Dopo trenta anni la cooperativa sociale La Picena lascia la gestione del Centro sociale Primavera. Ha perso l’appalto indetto dal comune di San Benedetto del Tronto classificandosi al secondo posto. Vincitrice è risultata una cordata di due cooperative sociali la Polis di Perugia e la P.A.R.S. di Civitanova Marche.

La Picena ha iniziato la gestione del Centro nel lontano  anno in cui è stata inaugurata la nuova struttura nella quale furono trasferiti gli ospiti  dell’allora casa di riposo di via Firenze nel paese alto.

Una gestione quella del nuovo Centro all’inizio estremamente difficile per la complessità della struttura e per le clausole contrattuali estremamente vincolanti.

In questi trent’anni dopo aver vinto diverse gare d’appalto, grazie all’impegno e alla abnegazione dei tanti operatori della cooperativa, si è riusciti a far sì che il Primavera diventasse un centro di eccellenza che ha ricevuto innumerevoli attestati di benemerenza sia dalle famiglie che dai tanti ospiti residenti.

 La cooperativa in tutti questi anni ha garantito sempre agli operatori uno stipendio rispettoso dei contratti di lavoro, erogato puntualmente ogni mese con l’aggiunta della quattordicesima mensilità.

La clausola sociale prevista dai contratti collettivi di lavoro e dal capitolato speciale d’appalto assicurerà un passaggio diretto senza soluzione di continuità di tutto il personale in forza al centro Primavera alle due cooperative subentranti garantendo il mantenimento di tutte  condizioni contrattuali finora acquisite.

La Picena ha avuto negli anni ottimi rapporti di collaborazione con tutte le amministrazioni della città che da allora si sono succedute e in particolare con i vari assessori alle politiche sociali con i quali sono stati sviluppati progetti e iniziative con il territorio apprezzati da molti. 

Voglio ricordare le numerose iniziative in favore degli anziani con le associazioni, la Asur, l’Ambito sociale e il quartiere Sant’Antonio in cui la struttura insiste e non ultimo il progetto finanziato alla cooperativa con oltre 100 mila euro dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno che ha consentito di dotare il centro di una palestra attrezzatissima unica tra tutte le case di riposo della provincia, di investire nel miglioramento delle condizioni di salute degli ospiti e di avviare una stretta collaborazione con tutte le Onlus della città.

L’attenzione e le rigorose misure adottate, hanno consentito ad oggi di scongiurare il contagio del virus con l’adozione di tutti i protocolli di sicurezza del Ministero della Salute e della Asur regionale e con l’utilizzo di dispositivi in dotazione dalla cooperativa che garantiscono la quotidiana igienizzazione e sanificazione degli ambienti.

Oggi però abbiamo un rammarico. Malgrado la commissione esaminatrice avesse giudicato migliore il progetto proposto dalla cooperativa La Picena rispetto a quello delle due cooperative vincitrici, attribuendole un punteggio maggiore in quanto rispondente di più ad una migliore gestione della casa di riposo, la differenza l’ha fatta il ribasso percentuale del 10,01 per cento proposto dalle vincitrici, ovvero un ribasso di € 133.463,23 annui sul prezzo a base d’asta che diventano, nei sei anni di durata dell’ appalto, di 800.779,37 euro, un ribasso impossibile per la nostra cooperativa rispetto all’obiettivo di garantire i migliori livelli di qualità proposti nel progetto che prevedeva anche l’informatizzazione dei servizi all’interno della struttura.

Il 31 dicembre scadrà il contratto salvo proroghe. L’auspicio che il Primavera possa continuare ad essere un centro di eccellenza, garantire agli ospiti la qualità dei servizi e punto di riferimento per le numerose associazioni presenti nel territorio.