SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Anche i 5 Stelle entrano nella mischia e si approcciano alle elezioni 2021 che chiameranno a maggio prossimo i sambenedettesi all’elezione del nuovo Sindaco e del nuovo consiglio comunale. I pentastellati, in questo senso, hanno indetto una conferenza in duplice modalità: “live” dalla piazzetta “Andrea Pazienza” in centro a San Benedetto e nella ormai consueta modalità-Covid da remoto.

Il candidato Sindaco dei pentastellati sarà dunque Serafino Angelini. Sambenedettese di 49 anni e Geologo, è da circa 10 anni attivista del M5S e negli ultimi 5 anni è stato assistente personale del consigliere regionale Peppe Giorgini.

Angelini inizia a stilare anche alcuni tratti dei punti programmatici dei 5 Stelle. “Vogliamo ascoltare i quartieri, vogliamo istituire, ce lo consente anche la legge, un rappresentante dei comitati in modo da ascoltare le reali esigenze delle persone”. Ancora Angelini: “Vogliamo puntare sull’Economia Green per migliorare la vita ma anche per creare nuovi posti di lavoro”.

Prosegue quello che sarà il candidato sindaco: “Sarà inoltre necessario intercettare fondi europei, un discorso mai fatto finora dalle passate amministrazioni, fondi che possiamo utilizzare per l’emergenza covid, la sanità ma anche le infrastrutture. In questo senso” prosegue “servirà una sinergia anche con i comuni limitrofi per formare una massa critica di maggiore impatto per ottenere risultati nelle stanze del potere, anche quando certi argomenti non sono di diretta competenza delle amministrazioni comunali”.

Su eventuali alleanze: “Noi siamo aperti alle alleanze con civiche” chiosa Angelini  “ma in linea di massima non con chi ha governato negli ultimi 20 anni, perché per noi è complesso trovare accordi con chi ha portato avanti politiche come un continuo consumo di suolo, sfruttamento edilizio che nulla ha a che vedere con gli interessi dei cittadini. Però” precisa “chi volesse avvicinarsi a noi arrivando da forze politiche diverse dovrà certamente sottoscrivere un impegno programmatico ben preciso. Non c’è difficoltà a mettersi a tavolino con qualcuno se ci sono idee comuni”.

Angelini apre dunque alle liste civiche, ma con uno scopo diverso rispetto a quello che hanno classicamente assunto in questa città negli ultimi anni: “Le liste civiche vanno bene ma non con lo scopo che hanno assunto nelle ultime elezioni, ovvero come mero reclutamento di voti: dovranno lavorare anche dopo le elezioni perché è impensabile che una città importante come San Benedetto possa essere gestita solo da una Giunta e da un sindaco”. Ci mette il carico il senatore Giorgio Fede: “Vogliamo che San Benedetto sia un laboratorio di idee, 5 anni di partecipazione. Negli ultimi anni abbiamo visto soggetti che hanno fatto campagna elettorale solo per raggranellare voti e poi sparire lasciando le decisioni solo alle solite due o tre persone”.