SAN BENEDETTO DEL TRONTO – 296 mila euro di fondi pubblici più 50 mila euro di fondi comunali: è questo lo sforzo del Comune di San Benedetto per aiutare i cittadini più bisognosi e colpiti dalle conseguenze economiche della “seconda ondata” del coronavirus.

Per la precisione, i 296 mila euro messi a disposizione dallo Stato saranno distribuiti sotto forma di buoni spesa, come già avvenuto lo scorso mese di aprile. Gli assegnatari avranno a disposizione una carta pre-pagata del circuito Mastercard con l’importo assegnato che potrà essere speso negli esercizi convenzionati fino ad esaurimento della somma.

Hanno diritto ad ottenere il buono spesa quei gruppi familiari residenti a San Benedetto che rispettano dei requisiti minimi reddituali (riferiti a novembre 2020) e di consistenza di fondi finanziari (conti correnti, titoli) pari a non oltre 5 mila euro al 30 novembre scorso.

Per accedere all’ottenimento del buono spesa sarà necessario compilare la domanda presente on line sul sito del Comune di San Benedetto: non è possibile presentare domande in altro modo. 

A tal proposito l’Amministrazione Comunale sollecita le associazioni che vogliano aiutare i cittadini alla formulazione del modulo di domanda (che sarà on line dalla prossima settimana).

Qui il link per le associazioni interessate.

Allo stesso tempo, questo è il link per gli esercizi commerciali che vorranno comunicare la disponibilità ad accettare buoni spesa con eventuale scontistica (basta anche una mail semplice ad dibattistaa@comunesbt.it), oppure telefonando ai numeri 0735/794259 – 0735/794482.

Per quanto riguarda i limiti di reddito, per i nuclei composti da 1 a 3 familiari le entrate, in qualsiasi forma, non dovranno superare i 1200 euro netti nel mese di novembre 2020; limite che sale invece a 1600 euro netti per famiglie composte da quattro o più persone.

“La concessione del buono spesa avverrà dando la precedenza ai nuclei familiari che nel mese di novembre abbiano subito una sospensione lavorativa o una riduzione dell’orario di lavoro a causa dell’emergenza in corso – spiega il sindaco Piunti – e a quei nuclei che non risultano già assegnatari di aiuti pubblici (reddito di cittadinanza, naspi, reddito di inclusione, cassa integrazione) oppure che vivano in un immobile in affitto o, se di proprietà, gravato ancora da un mutuo”.  Si terrà conto anche dell’Isee.

Il valore dei buoni spesa sarà:

di 200 euro per nuclei da 1 o 2 componenti;

di 300 euro per nuclei da 3 componenti;

di 400 euro per nuclei da 4 componenti;

di 500 euro per nuclei da 5 o più componenti.

“Verranno effettuati i necessari controlli per valutare la veridicità delle dichiarazioni, in collaborazione con la Guardia di Finanza come avvenuto nel mese di aprile – aggiunge Piunti il quale ricorda: “Tra prima e seconda ondata non abbiamo fatto solo questi interventi: ricordo ad esempio le agevolazioni sulla tassa di occupazione del suolo pubblico, gli sgravi della Tari alle attività produttive per 450 mila euro, gli sconti sui parcheggi a pagamento”.

L’assessore ai Servizi Sociali Emanuela Carboni ricorda invece “il fondo ulteriore di 50 mila euro del Comune, con il quale aiuteremo chi magari non è rientrato nella prima misura; elargiremo buoni spesa o anche pagamento della bolletta o contributi degli affitti. Sarà sufficiente scrivere ad aiutosociale@comunesbt.it e attraverso un assistente sociale si verificherà lo stato di effettivo bisogno della famiglia. L’importo che erogheremo oscillerà tra i 300 e i 500 euro”.