GROTTAMMARE – Più cure e attenzione anche a “Fido” in tempo di Covid: le famiglie in quarantena a Grottammare potranno contare sull’aiuto dei  volontari de “L’amico fedele onlus” per le necessità dei propri quattro zampe grazie al progetto “Covid pets”.

La proposta presentata dall’associazione sambenedettese è stata accolta nel corso dell’ultima seduta della Giunta comunale, divenendo un servizio strutturato, gratuito e immediatamente operativo. 

Con il progetto “Covid Pets”, i volontari dell’associazione si mettono a  disposizione delle famiglie per  l’accudimento degli animali da affezione,  relativamente a  varie necessità,  quotidiane e non, come esigenze fisiologiche, passeggiate di svago, cure medico veterinarie, ecc.

L’iniziativa è stata giudicata di grande valenza sociale e ambientale, in quanto al sostegno dei nuclei familiari sottoposti a restrizione  sanitaria abbina la tutela del benessere animale. 

Il servizio è gratuito e va richiesto direttamente a “L’amico fedele” via email a contatti@lamicofedele.it e, per conoscenza, a ambiente@comune.grottammare.ap.it. 

Nella mail va specificato: specie, taglia e razza del cane, indole, età e indirizzo. Sarà cura dell’associazione fornire guinzagli, guanti, igienizzanti e ogni altro materiale necessario allo svolgimento dei servizio. L’Amministrazione comunale, infatti, ha deciso di riconoscere un contributo di 350 euro, per le attività svolte dai volontari e per la disponibilità delle attrezzature.

“La corretta gestione degli animali da compagnia durante l’emergenza Coronavirus  è un aspetto che abbiamo monitorato sin da subito attraverso l’assistenza telefonica – afferma l’assessore alla tutela degli animali, Alessandra Biocca -, in collaborazione con le associazioni di volontariato. Il supporto dato è consistito in  indicazioni pratiche per facilitare l’accudimento da parte di parenti e/o volontari, al fine di evitare episodi di rinuncia o abbandono degli animali da compagnia. Tutto ciò,  ha suscitato una riflessione profonda,  soprattutto con l’aumento dei casi di infezione umana da Covid-19, che ha portato a strutturare il sostegno  dando vita ad un progetto per la tutela degli animali”.