GROTTAMMARE – Un fondo da mezzo milione di euro per sostenere famiglie, disabili, attività commerciali e molto altro. E’ l’iniziativa, che si chiama SOSteniamoci, messa in piedi dal Comune di Grottammare. 

“Si tratta di un fondo di circa 500mila euro (per l’esattezza parliamo di 467mila euro ndr) che nasce per dare una boccata d’aria a livello sociale a più categorie possibili. Si parte dal 2 dicembre e alcune misure potranno essere utilizzate subito mentre altre copriranno anche l’inizio del 2021” commenta il sindaco Enrico Piergallini.

“Il fondo è destinato a chi è in difficoltà economica in questo periodo di Covid” sottolinea invece l’assessore Monica Pomili mentre il vicesindaco Alessandro Rocchi commenta: “C’è da ringraziare il Governo per lo sforzo fatto per aiutare i comuni”.

Tra chi ha lavorato, all’interno dell’amministrazione al progetto, ci sono Lorenzo Rossi, Cristina Baldoni, Stefania Fares, Samuela Castelletti, Martina Sciarron e Bruno Talamonti. Ma vediamo come si struttura il progetto “SOStenamoci”.

Si tratta di 8 diverse misure. La prima misura è l’emissione di una serie di buoni spesa alimentari da 90 a 210 euro per un totale di 106mila euro spendibili dal 14 dicembre al 10 gennaio e vi potranno accedere, presentando l’apposito modulo al Comune o via Pec, le famiglie che hanno percepito un reddito fino a 1500 euro nel mese di Novembre.

La seconda misura consiste invece nell’emissione di buoni acquisto, sempre da 90 a 210 euro per l’acquisto di beni generici che possono anche non essere esclusivamente alimentari. Per accedervi bisognerà sempre compilare l’apposito modulo e per spendere i buoni occorrerà recarsi nelle attività commerciali aderenti all’iniziativa. Il fondo è di 125 mila euro e vi potranno accedere cumulativamente anche le persone che hanno avuto già accesso alla prima misura. I limiti qui sono di 1800 euro di reddito percepito dalla famiglia nel mese di Novembre.

La terza misura consiste invece in un bonus per gli alunni che usufruiscono del servizio mensa. Si tratta di 120 euro (per gli alunni a tempo pieno) e 50 euro (per quelli a tempo parziale) che, senza bisogno di fare domanda, verranno direttamente caricati nei conti degli utenti del servizio mensa per evitare l’inevitabile rincaro del servizio dovuto alla sua riorganizzazione per far fronte alla pandemia. Per questo bonus il comune spenderà 50mila euro.

La quarta misura è invece un fondo di 17 mila euro per garantire tamponi antigenici a tutti gli alunni, docenti e personale delle scuole al rientro dalla pausa natalizia. La quinta misura consiste invece in un fondo di 25 mila euro da destinare alle famiglie in difficoltà. Per accedervi, oltre all’apposito modulo, bisognerà attestare una ISEE pari o inferiore a 6500euro. Il contributo una tantum sarà di massimo 300 euro a famiglia. Un’altra misura, invece, è per i caregiver, ovvero i familiari che assistono un disabile. Per questa misura il Comune mette a disposizione 25mila euro. Altri 51mila euro, invece, verranno destinati al centro per l’infanzia “Pollicino”, anche in questo caso, come per la mensa, per evitare i rincari alle famiglie viste le necessarie riorganizzazioni di questi servizi volte a garantire maggiore sicurezza sanitaria.

L’ultima misura, invece, consiste invece in un rimborso spese (fondo da 69mila euro) per le famiglie con un ISEE inferiore a 21500 euro. I contributi saranno erogati per rimborsare le rette di frequenza dei Centri Infanzia “Pollicino”, “Baby Azzurro” e della scuola dell’infanzia paritaria “Santa Maria” e per il servizio mensa scolastica della scuola per l’infanzia dell’I.S.C. “Leopardi”. Anche in questo caso occorrerà compilare e presentare al comune l’apposito modulo.

Infine c’è da dire che dal 2 dicembre saranno disponibili sul sito del comune i primi moduli per l’accesso ai buoni spesa, mentre col tempo saranno disponibili anche gli altri. Sempre sul sito del Comune di Grottammare è invece da subito possibile scaricare il modulo che consente alle attività commerciali di aderire all’iniziativa e quindi accettare i buoni spesa che verranno messi a disposizione alle famiglie.