Qui il Pdf integrale del Comitato “Salviamo il Madonna del Soccorso”: Proposta ripristino MdS

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Criticità che derivano dalla mancata pianificazione e da decisioni non conformi ai criteri di efficienza”: il Comitato “Salviamo il Madonna del Soccorso”, attraverso il suo presidente Nicola Baiocchi, ha scritto una lettera indirizzata alle autorità politiche e amministrative del settore sanitario regionale e provinciale sottoponendo loro le proposte per la “revisione, razionalizzazione e riorganizzazione dell’Ospedale Madonna del Soccorso per l’efficientamento dei servizi sanitari in periodi emergenziali e di attività ordinaria”.

Con le nostre proposte, scrive Baiocchi, si “permetterebbe di affrontare in modo soddisfacente e tempestivo sia l’attuale periodo pandemico, che presumibilmente non avrà breve durata, sia le future emergenze epidemiche. E senza compromettere l’operatività e l’accesso alle cure dei malati “ordinari”, che da molti mesi subiscono ritardi negli  interventi, nelle prestazioni e negli esami, con conseguenze che saranno palesi in termini di aggravamenti, costi e, purtroppo in non pochi casi, perdite umane”.

Le proposte, riportate integralmente nel Pdf sopra pubblicato, sono sintetizzabili in tre macro-aree:

1) Ripristinare l’ospedale sambenedettese “Madonna del Soccorso”, depauperato nel corso degli anni, senza plausibili motivazioni tecniche, di posti letto servizi, attrezzature, personale medico e infermieristico.

2) Preparare il Madonna del Soccorso ad affrontare sia una possibile successiva fase di questa pandemia, sia una qualsiasi nuova pandemia o emergenza sanitaria generale.

3) Ridurre gli sprechi derivanti dalla ipertrofia dei servizi e delle attività dei reparti, costi che incidono anche sulla cronica mancanza di personale, attraverso l’applicazione razionale di quanto già previsto, sia pure in modo approssimato, da un documento della stessa Area Vasta 5.

“Ciò anche considerando il sovraccarico degli altri ospedali, dal Mazzoni di Ascoli che non riesce a smaltire le esigenze del proprio territorio e contemporaneamente degli utenti della fascia costiera, densamente popolata, con un grande  numero di anziani che ogni inverno sono ricoverati per le conseguenze degli stati influenzali. Come pure una rilevante percentuale di soggetti con malattie cardio vascolari, che comportano interventi tempestivi ed esigono massima efficienza operativa” continua la lettera.

“Il progetto tecnico presentato dal Comitato – si legge – e messo a disposizione della Comunità intera, è stato attentamente studiato da tecnici esperti sulla base di dati  ufficiali di Area Vasta 5 relativi alle degenze, ai posti letto, alle esigenze epidemiologiche. Diventa pertanto imperativo e improcrastinabile, per non generare una più grave e parallela emergenza (già iniziata) relativa alle malattie cosiddette ordinarie, organizzare e strutturare gli ospedali ed i reparti in modo da essere pronti, in qualsiasi momento ed in poco tempo, ad affrontare ogni eventualità ed esigenza, in sicurezza e senza compromettere il diritto alle cure della popolazione costiera e di quella limitrofa dell’entroterra.  

“Naturalmente molti soggetti politici, soprattutto quelli che hanno dimostrato  poca chiarezza e produttività negli ultimi lustri, visto l’approssimarsi delle elezioni comunali nel Comune più popoloso della nostra provincia, stanno cercando di deviare il dibattito politico e sociale sulla pretestuosa necessità di fare immediatamente pressione sulla Giunta regionale in merito all’attribuzione formale al nostro territorio di un nuovo e moderno ospedale costiero” continua Baiocchi.

“Tale finalità rientra nella realizzazione dei giusti diritti conferiti dalla legge al nostro territorio, e si pone a pieno titolo tra gli obiettivi statutari prioritari del Comitato, ma riteniamo di assoluta urgenza in questo drammatico frangente storico, archiviata definitivamente la  questione della fantomatica eccellenza di Pagliare, puntare la nostra attenzione  sul superamento di questa emergenza. Ci riserviamo quindi, a emergenza superata, di riaprire il dibattito pubblico  sul nuovo ospedale costiero” conclude la nota.