SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Stop alle varianti urbanistiche in attesa di un “documento generale di indirizzo che contenga le indicazioni, i criteri e gli obiettivi a cui le proposte dovranno riferirsi per poter considerare sussistenti le ragioni di interesse pubblico”. Gianni Balloni, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale, commenta la delibera di giunta del 24 novembre con la quale, afferma lo stesso Balloni, “la Giunta avrà parametri per decidere nell’interesse pubblico”.

Delle sette varianti presentate un anno fa, fino ad ora il Comune di San Benedetto ha ricevuto due perizie di stima dell’Agenzia delle Entrate, da parte di Nidis S.r.l. e Areamare S.r.l.

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Come già ampiamente divulgato nei mesi precedenti, è stata portata in Giunta la delibera avente per oggetto “Atto di indirizzo – Indicazioni sulle proposte di varianti al Piano Regolatore”, mettendo così fine, ci si augura, a tutti gli allarmismi sulle approvazioni delle Varianti presentate dai privati al Settore Pianificazione Urbanistica sulla base della normativa nazionale cosiddetta “Sblocca Italia”, come se la presentazione di tali progetti ne comportasse sic et simpliciter l’approvazione da parte dell’Amministrazione Comunale.

Ricordiamo come al Settore competente siano state presentate sette proposte di variante al Piano Regolatore formulate da soggetti privati, istruite secondo le disposizioni contenute nel documento “Criteri per la determinazione del contributo straordinario per interventi su aree o immobili in variante urbanistica, in deroga o con cambio di destinazione d’uso (Dpr 380/2001 articolo 16 comma 4 lettera d-ter).

Il Servizio Pianificazione Urbanistica, dopo aver richiesto la documentazione necessaria come previsto dall’articolo 6 del Regolamento del Consiglio Comunale 37/2017, seguendo l’ordine cronologico di presentazione ha proseguito l’iter mediante l’invio delle perizie estimative all’Agenzia delle Entrate per la loro validazione, ai sensi di quanto disposto dall’articolo 1 dello stesso Regolamento.

Ad oggi sono pervenute due perizie di stima da parte dell’Agenzia delle Entrate (Nidis S.r.l. e Areamare S.r.l.), mentre per la terza (Saxa S.r.l.) la ditta ha comunicato la rinuncia a procedere all’istanza formulata dalla stessa.

Si è sempre ribadito in ogni sede ed occasione, atteso che le pervenute proposte di variante al Piano Regolatore con caratteristiche differenti insistano su aree strategiche, come la tecnica urbanistica imponga di connettere adeguatamente tali nuove progettualità con la città esistente, considerando la “città pubblica” quale priorità da definire e come elemento irrinunciabile del progetto.

Inoltre l’approvazione del Piano di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza del Comune di San Benedetto del Tronto triennio 2020-2022, avvenuta con deliberazione di Giunta Comunale 12 del 28 gennaio 2020, ha di fatto reso necessario e vincolante per le istanze di variante al Piano Regolatore porre in essere alcune azioni finalizzate alla riduzione del rischio.

Proprio per l’attenzione posta dall’Amministrazione a tutte le problematiche sopra esposte, le istanze ed i progetti presentati subiscono e subiranno una sospensione quando dalla pur completezza documentale delle proposte si debba poi passare agli atti di competenza politica, ovvero alla valutazione oggettiva se i contenuti delle varianti abbiano un evidente interesse pubblico.

Con la delibera approvata nella seduta della Giunta del 24 novembre si dichiara con chiarezza e senza ambigue interpretazioni la necessità di disporre di un documento generale di indirizzo che contenga le indicazioni, i criteri e gli obiettivi a cui le proposte dovranno riferirsi per poter considerare sussistenti le ragioni di interesse pubblico, interesse che non potrà certo limitarsi semplicisticamente ad un introito economico.

Tale documento da realizzare porterà chiarezza nella qualificazione delle varianti quali portatrici di benefici apprezzabili e concreti nell’interesse della città, in maniera tale che la Giunta abbia parametri, che saranno quindi noti alla cittadinanza, ben delineati al momento di esprimersi sull’interesse pubblico, ma anche documento che eviti che il Settore competente venga a trovarsi sommerso da proposte di varianti oggettivamente improbabili con dispendio di energie e tempi lavorativi.