SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Ancora una volta ci troviamo a dover commentare un’iniziativa promossa dall’assessora alle pari opportunità del Comune di San Benedetto Antonella Baiocchi. Dopo aver organizzato nel giugno scorso un seminario controverso sin dal titolo – “Donne e violenza. Quando la vittima è lui” – in cui le questioni di genere venivano goffamente e strumentalmente nascoste sotto il tappeto di una supposta neutralità della violenza domestica (una visione tra l’altro completamente smentita dai dati, come avevamo già evidenziato), ora è la volta di un incontro sul ruolo della famiglia all’interno della società a cui è stato invitato nientemeno che il senatore della Lega Nord Simone Pillon, noto per il giustamente contestato disegno di legge che porta il suo nome e per le posizioni oscurantiste e complottiste assunte anche in tempi molto recenti”: così Rifondazione Comunista di San Benedetto critica l’assessore Baiocchi per l’iniziativa in programma.

“Considerato il curriculum misogino ed omofobo del senatore non è difficile capire quale potrà essere l’utilizzo del concetto di famiglia che verrà adoperato nel corso della suddetta iniziativa: Pillon è infatti uno degli alfieri della visione “tradizionalista”, che ritiene definibile come nucleo familiare esclusivamente l’unione – possibilmente con rito cattolico – di un uomo ed una donna” continua la nota.

“Resta quindi per noi assolutamente incomprensibile l’operato dell’assessora Baiocchi, che continua a rendersi promotrice di iniziative in completo contrasto con gli obbiettivi che il suo ruolo dovrebbe imporle: l’attenzione alle pari opportunità svanisce nel nulla, la famiglia viene vista attraverso stereotipi retrivi, mentre le questioni di genere finiscono celate dietro le posizioni indifendibili di oscurantisti e misogini, i quali postulano più o meno esplicitamente la subalternità della donna all’uomo. Questa linea d’azione seguita dall’assessora è a nostro avviso quanto mai dannosa” concludono i comunisti.