TERAMO – Pressante l’opera di contrasto da parte dei militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Teramo, che anche in questo delicato periodo contrassegnato dalla diffusione pandemica del Coronavirus, continuano a svolgere con il consueto impegno un’incisiva azione, preventiva e repressiva al fine di contrastare l’illegalità in genere.

Dalla Compagnia di Teramo, in una nota stampa diffusa il 20 novembre, affermano: “Nel corso dell’attività info-investigativa, si veniva a conoscenza di una piazza di spaccio di stupefacente nella frazione di San Nicolo’ a Tordino dove numerosi ragazzi, provenienti anche da fuori provincia, alcuni dei quali minorenni erano soliti rifornirsi di stupefacenti. I militari in particolare, dopo numerosi appostamenti e pedinamenti individuavano due individui che erano soliti contattare per lo spaccio i giovani tossicodipendenti”.

Dalla Compagnia proseguono: “Acquisite prove certe e inconfutabili dell’attività di spaccio da parte dei due, nella mattinata di oggi si decideva di attuare un servizio presso le abitazione dei soggetti , anche con l’ausilio del Nucleo Cinofili dei Carabinieri di Chieti. All’alba di oggi una squadra di carabinieri si presentava presso l’abitazione di un teramano di 35 anni, dove dopo una accurata ricerca i militari aiutati dal cane Bagheera, rinvenivamo un vero e proprio mercatino di stupefacente, con parecchi grammi di eroina, Mdma, marijuana ed hashish, nonché diversi bilancini di precisione, numerosi cellulari e la somma di 1800 euro in banconote di piccolo taglio, provento di spaccio. Magnifica l’attività del cane annusava e riusciva a rinvenire la Mdma, all’interno di un congelatore in mezzo al altri prodotti alimentari”.

Dall’Arma abruzzese aggiungono: “Successivamente i militari si portavano in una abitazione nelle campagne che circondano tale frazione , dove a casa di un ragazzo di 22 anni di Teramo, si rinveniva hashish e marijuana e per quasi duecento grammi nonché una pianta non ancora pronta per l’essiccazione”.

“I due una volta accompagnati presso gli uffici del Nucleo Operativo e Radiomobile dopo le formalità di rito, in pieno accordo con il procuratore di turno presso il tribunale di Teramo, che concordava con le risultanze investigative, venivano tratti in arresto per i reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, nonché tutto il materiale rinvenuto veniva sottoposto a sequestrato – concludono dalla Compagnia teramana – Successivamente gli arrestati, venivano tradotti entrambi presso le proprie abitazioni agli arresti domiciliari in attesa della dell’udienza di convalida”.