Una vita da pioniere della pesca Atlantica, Federico Mascaretti è venuto a mancare giovedì 19 novembre presso la clinica Villa Anna, a San Benedetto del Tronto.  Nell’ultimo periodo stava raccogliendo foto e materiale vario sulla sua vita in mare, materiale che – grazie all’aiuto del figlio Stefano – saremo lieti di pubblicare quanto prima.

L’amore per il mare ha caratterizzato tutta la sua vita. La famiglia Mascaretti è una delle storiche famiglie di armatori sambenedettesi che hanno portato alta la bandiera di San Benedetto per il mondo, così come hanno fatto tutti i marittimi di San Benedetto, Grottammare e Martinsicuro.

Ha vissuto sempre, in prima persona, la ricerca e la scoperta di zone nuove di pesca in tutti i mari del mondo. Dal Mediterraneo, la Libia, il Marocco (dove visse l’esperienza del terribile Tsunami in mare), Bandar Abbas in Iran, per poi passare al Oceano Atlantico, dai ghiacci del nord del Canada Halifax, scendendo verso Boston, New York, fino al sud America verso il sud dell’Argentina, durante la guerra delle Falkland e anche il Perù. Il tutto passando attraverso il centro America, Costa Rica, Panama, per poi tornare verso le isole Canarie verso tutta l’Africa, dell’ovest, qui visitando quasi tutti i paesi e spesso rischiando la vita.

In questi viaggi si è imbattuto in tante difficoltà e personaggi, come quando conobbe personalmente, in Angola, Fidel Castro tra guerriglieri, russi e americani.

Federico era innamorato delle sue imbarcazioni: non trascurava mai i particolari della buona messa a punto delle sue navi prima di ogni nuovo viaggio. Tra le tante navi da pesca quelle più conosciute erano il Mascaretti Primo e l’Astoria. Durante l’affondamento di due prestigiose navi da pesca allo scopo di ripopolare i fondali, le autorità Senegalesi gli chiesero che nome volesse dare ai fondali di quelle zone, lui decise di chiamarle con i nomi dei genitori: Gino e Vera.

Condoglianze vivissime a tutta la sua famiglia.

Il funerale avrà luogo sabato 21 novembre, alle 11, presso la  chiesa Madonna del Suffragio.

QUI il necrologio.