SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si chiude dopo quasi tre anni dall’approvazione del consiglio comunale (dopo una lunga battaglia fra opposizione e maggioranza) e dal conseguente ricorso legale presentato da Cogese e Pool, la lunga vicenda legata al project financing per la piscina comunale.
Con una sentenza pubblicata ieri sera, 16 novembre, il Tar di Ancona ha infatti bocciato definitivamente il progetto chiudendo il caso e condannando il Comune di San Benedetto, in solido con le società che avevano proposto il project, al pagamento di circa 9 mila euro in spese processuali.
Sul caso il Tar si era pronunciato già nel 2018 dando parzialmente ragione al Comune e stabilendo che fu regolare il processo di approvazione della convenzione fra lo stesso Comune e le società che avevano presentato il project, ovvero Beani Srl, Caioni Costruzioni, Nuovo Mondo Acquatico, Sport Smile e Mida Srl.
Il Tar, però, in due anni ha ribaltato tutto e già un anno fa, a ottobre 2019, aveva sospeso il bando di aggiudicazione. Adesso arriva la bocciatura definitiva basata principalmente su motivi urbanistici: non passa infatti la posizione di Viale De Gasperi che considerava l’intervento una ristrutturazione urbanistica: i giudici infatti hanno ravvisato che il progetto era invece un vero e proprio intevento di nuova costruzione che andava a creare altri volumi.
Il Comune e le società che avevano proposto il project sono poi stati condannati al pagamento di spese per circa 9mila euro che serviranno principalmente a coprire i costi del verificatore assunto dal Tar per le perizie tecniche sulla piscina stessa.
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Non entro nel merito di chi a ragione e chi torto, di chi ha fatto un qualcosa per speculare e chi ne ha fatta un’altra per non perdere un privilegio, dico solo che mi ripugna vivere in un paese dove coprire un campo da tennis e permetterne quindi l’utilizzo per 12 mesi l’anno anzichè 6 viene vietato per qualche motivo idiota; siamo il paese dove si vieta lo sviluppo in favore delle decadenza.
ci rimettono, come sempre, i cittadini
Non è esattamente così, visione semplicistica del problema che non permette di comprendere la vera gravità degli errori politici commessi dall’amministrazione
Guardi, lei ha proprio sbagliato mira. Io non ho una visione semplicistica del problema perchè nel merito del problema, ed è abbastanza chiaro, non ci entro, per volontà. Non devo fare per forza, a tutti i costi, polemica con gli amministratori locali e sviscerare una questione che è già stata ampiamente sviluppata nei tribunali. E’ inutile poichè è già tutto nero su bianco. La mia è una considerazione di carattere generale sul grado di sviluppo burocratico del paese che a mio avviso è deprimente, degradante e controporoducente. Che una copertura amovibile di un campo da tennis che è li esistente… Leggi il resto »
https://www.rivieraoggi.it/2020/05/15/308654/progetto-piscina-ma-e-vero-che-cerano-700-mq-di-differenza-tra-costruibile-e-reale/
Non ero sfavorevole al financial project, ma visto che il TAR ha emesso la sentenza contro il comune, a questo punto sarebbe giusto che chi ha portato avanti questa idea paghi di tasca propria le spese processuali. Quindi: Piunti, Assenti, e gli altri protagonisti di questa vicenda, tirino fuori i propri soldi ed evitino un aggravio alle casse pubbliche, ossia a noi tutti! Lo so, sarebbe bello, ma viviamo in Italia, è impossibile!
Parole sante.
Vero soprattutto quando tutto ciò è stato ampiamente preannunciato. Io aggiungo che oltre alla politica gli uffici tecnici del comune non sono esenti da colpe, anzi non aver alzato la possibilità di problemi da parte dei dirigenti è molto grave, non abbiamo una struttura tecnica in grado di lavorare su progetti di una certa complessità a scapito della cittadinanza. E questa struttura tecnica prende stipendi molto più generosi di quelli degli amministratori oltre a vari bonus concessi non si sa per quali meriti!
Figura mediocre della attuale classe dirigente ;penso anche a chi nelle istituzioni deve garantire il corretto svolgimento dei procedimenti amministrativi anche la macchina comunale non ha fatto bella figura (oltre ai politici citati).
Ancora una volta la nostra città si trova nella condizione di immobilismo a causa di una politica che non riesce a dare alla città la giusta progettualità per sanare situazioni ormai giunte al limite del fatiscente. Principalmente perchè la politica non si preoccupa di condividere il progetto con gli stakeholder ma cerca soltanto di liberarsi di cambiali elettorali senza una reale visione della gestione della Res Publica. L’anno prossimo si vota, vediamo chi si ricorderà quello che è successo e cosa farà l’elettorato per scongiurare che ciò possa succedere nuovamente!