SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Campetti da calcetto vuoti, sole che si staglia sull’erba sintetica non più calpestata, spogliatoi desolatamente vuoti. La pandemia del Covid-19, tra problemi sanitari, lutti e lockdown, colpisce e sta colpendo in particolar modo anche l’economia dell’intrattenimento, del tempo libero e dello sport.
Ne parliamo con Antonio Magnanimi, titolare del Centro Sportivo Eleonora di San Benedetto del Tronto e amministratore Solenergy Group.
“Il Centro Sportivo Eleonora è uno spazio polivalente. L’attività principale è il calcetto. Abbiamo anche un campo da padel, aree adibite al fitness all’aperto e spinning: è una vera e propria palestra all’aperto. Il problema è che l’attività calcistica che si svolge qui è al 95% amatoriale e già con il Dpcm scorso non era più praticabile. Ma quel tipo di attività rappresentava per noi la parte maggiore di fatturato”.
Qual è la situazione attuale a seguito della diffusione dell’epidemia Covid-19?
“Il calcetto si è di nuovo bloccato, pochi mesi dopo essere usciti dal lockdown, periodo in cui i problemi per noi sono stati importanti. Considerate anche che il blocco si è verificato nei mesi per noi più produttivi, in cui la richiesta per l’attività all’aperto era e sarebbe stata in netto aumento. A maggio si riprese con il padel che non è considerato uno sport di contatto, e soltanto a luglio abbiamo potuto riaprire i campi da calcetto. E ora ci risiamo. Fino a qualche giorno fa rimaneva solo l’attività pomeridiana della scuola di calcio che però rappresentava solo l’8% del fatturato. Ora con l’ultimo decreto è stato sospeso anche quello”.
Eppure anche la scuola di calcio è a tutti gli effetti uno sport di contatto, tanto quanto il calcetto amatoriale. Qual è la ragione per cui, secondo lei, hanno bloccato prima le attività amatoriali e solo ora, a distanza di pochi giorni anche quelle professionali?
“La differenza è solo formale. Il problema è che non siamo una associazione sportiva dilettantistica ma una Srl. Quando abbiamo aperto il Centro Sportivo abbiamo partecipato a un bando per riqualificare la zona e per presentare un progetto occorreva essere una Srl perché solo una Srl poteva avere i fatturati che venivano richiesti. Quindi ci hanno dato la concessione dello spazio che dovevamo riqualificare e la gestione per 25 anni. Peccato che una Srl in ambito sportivo non viene mai riconosciuta tanto che quando il ministro dello Sport Spadafora ha deciso di sostenere il settore sportivo, le Srl non sono state per nulla contemplate, in quanto molte delle società sportive sono associazioni dilettantesche. Ma è un’illusione: a breve chiuderanno anche le palestre. Dicono di non voler bloccare le attività, fanno sembrare che ci possa essere respiro ma uno dietro l’altro, in tempi veloci e a distanza di pochi giorni chiuderanno tutti”.
“Al Campo Eleonora sin dall’inizio sono stati applicati tutti i protocolli nel massimo rispetto delle normative e per la tutela della salute degli associati – continua – Si misurava la temperatura all’ingresso e si prendevano tutti i dati di chiunque avesse varcato la soglia del centro sportivo scrivendo la data: saremmo stati in grado di rintracciare chiunque se ci fosse stato un caso di Covid o avessimo dovuto comunicare qualcosa. Il bello è che questo protocollo è lo stesso che applicavano le società, tale e quale. E le società che venivano ad allenarsi nel pomeriggio lo applicavano perché da noi è obbligatorio così. Quindi noi abbiamo chiuso, ma magari società importanti che non applicavano il protocollo ma che erano affiliate alla Figc potevano comunque continuare con le loro attività”.
“Stiamo subendo delle perdite di fatturato importanti: prima avevamo solo il padel e le scuole di calcio pomeridiane, ora neanche più queste ultime. Aprire tutta un’intera struttura compresa di custode e via dicendo solo per due attività non è sicuramente facile e forse non è sufficiente, ma noi abbiamo una missione. Abbiamo promesso, quando abbiamo preso in gestione lo spazio e quando abbiamo realizzato questo Centro Sportivo, di dare un servizio. E noi questo servizio vogliamo continuarlo a dare. Certo è che se questa situazione va avanti dovremo fare due conti. Per quanto riguarda i progetti futuri l’obiettivo è quello di rendere il Centro il più polivalente possibile, potenziare tutto a cominciare dal padel perché lì la richiesta è in costante aumento”.
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Quando si crede alla narrazione, questo è.
Il governo, dopotutto, esaudisce i desideri della grande maggioranza del popolo, manifestati fin da fine febbraio e confermati anche in estate.
Chiunque si fosse trovato a governare durante questo terribile periodo, avrebbe trovato difficoltà mai prima storicamente esistite. Difficoltà e complicazioni economiche, sanitarie, sociali, ecc. mai affrontate prima nella storia, pertanto giudicare è assai facile per tutti, ma risolvere no (finora).
Il discorso sarebbe troppo lungo: Azzolina, Spadafora, Arcuri, De Micheli, Toninelli, Di Maio (ricordo solamente a tutti i 18 pescatori ancora prigionieri), Conte ovviamente, Casalino, ci metto pure Grillo (uno vale uno… lo stiamo vedendo!) per non parlare di Renzi il vero artefice di questo governicchio di incapaci totali, uno che disse: se perdo il referendum vado a casa e lascio la politica… Se avessimo avuto Topolino o Paperino avrebbero fatto molto meglio! Sono di rientro dalla Germania, beh nonostante i contagi, forse è il caso che iniziassimo a guardare come stanno affrontando l’emergenza loro… Mascherina, organizzazione e lavoro… Senza… Leggi il resto »
Magari ha ragione ma devo far notare che ha fatto nomi mentre avrebbe potuto farne a meno, scrivendo che tutti i cosiddetti politici attuali senza distinzioni (con le solite e striminzite eccezioni), stanno facendo peggio di Topolino e Paperino. Se sbaglio dica chi avrebbe fatto meglio. Grazie.
Ripeto direttore, onori ed oneri… Se governi ti prendi tutte le responsabilità, tutte le responsabilità. Quindi faccio i nomi di chi decide, non posso fare nomi di chi non ha alcun potere, anche se ogni tanto fanno, come è successo, proposte sensate come andare a prendere i pullman delle agenzie private per alleggerire il carico pendolare (proposta Meloni), giusto per citarne un’idea di buon senso! In merito a chi farebbe meglio le rispondo subito: I Professionisti, nella sanità non puoi tenere uno Speranza qualunque, così come non puoi avere un Di Maio che non azzecca un condizionale, Le ricordo ancora… Leggi il resto »
Avevo letto bene
C’è anche da dire che sì, si può fare il paragone con altre nazioni, ma tutto deve essere proporzionato. Come ha detto lei “Mascherina, organizzazione e lavoro”: in Italia, con gli italiani, le sembra così semplice? Se si dice “Mascherina” si fanno le manifestazioni in piazza San Giovanni a Roma e si urla alla “dittatura sanitaria”. Se si dice “Evitare di andare all’estero” e “no assembramenti” si parte per la Grecia e si va in discoteca. C’è troppo poco senso civico, poca responsabilità, poca istruzione: tutti mettono bocca e pretendono di capire, analizzare, giudicare quando non hanno idea di come… Leggi il resto »
Cara Giulia, posso essere d’accordo con lei per il discorso del fatto che noi italiani, insomma siamo italiani, nel bene e nel male. Ma se ci ragiona un attimo si accorgerà che tutto il caos arriva proprio dalle istituzioni. Non sono mai chiare le disposizioni, sono sempre interpretabili, hanno sempre delle falle… Le faccio un esempio: Merkel in 3 minuti dice cosa si deve e cosa non si deve fare, lo stesso fa Macron… Conte fa monologhi assurdi via FB e a reti unificate, dicendo il nulla, lo zero assoluto per poi concludere con: è responsabilità dei sindaci e delle… Leggi il resto »