GROTTAMMARE – Di seguito una nota del Comune di Grottammare e del sindaco Enrico Piergallini diffusa il 14 ottobre.

Cari amici, cari concittadini,

i giorni trascorsi sono stati piuttosto complessi, d’altra parte, come avete avuto modo di apprendere, il nuovo Decreto del Presidente del Consiglio ha formalizzato il fatto che siamo entrati ormai in una nuova fase della gestione dell’emergenza.

Voglio condividere con voi alcune informazioni che riguardano la nostra scuola.

Sapete già che due studenti hanno contratto il virus Covid-19. La prima buona notizia è che la loro salute è ottima, è stata sempre ottima. Non credo si possa immaginare l’ansia, il turbamento, la preoccupazione che le famiglie hanno dovuto affrontare, gestire e superare in questi giorni, in queste situazioni non possiamo fare altro che essere vicini a tutti loro, augurandoci che questo periodo passi in fretta e ancora più in fretta sia dimenticato.

Il nostro articolo precedente

Due alunni positivi al Covid-19: chiude una classe della Primaria e una dell’Isc Leopardi

Prima di scrivere questo messaggio era per me necessario attendere i risultati dei tamponi effettuati agli alunni delle due classi interessate, che da alcuni giorni non hanno potuto frequentare le lezioni in presenza. L’esito di queste analisi, infatti, avrebbe radicalmente modificato non solo le scelte che avremmo dovuto compiere, ma anche i sentimenti, gli avvertimenti che avrei dovuto tentare di trasmettervi.

Ecco allora la seconda buona notizia, ricevuta da pochissimo: tutti i tamponi effettuati fino ad ora sugli studenti delle nostre due classi sono risultati per fortuna negativi! La Dirigente scolastica Luigina Silvestri, che ha lavorato senza sosta in questi giorni e con la quale è veramente un onore e un piacere collaborare, ha provveduto ad incaricare una ditta specializzata per la sanificazione dei locali, pertanto a breve – anche a brevissimo – gli studenti potranno finalmente rientrare in classe. La scuola ovviamente informerà le famiglie sulla data e le modalità del rientro.

Non stupiamoci per il tempo piuttosto lungo che abbiamo dovuto attendere per conoscere questi risultati. Pensate che la nostra Area Vasta viaggia ormai ad una media giornaliera di oltre mille tamponi, lo sforzo che il personale sanitario sta affrontando è veramente inimmaginabile per chi, come me e come molti di voi, non è addetto ai lavori. Sentendomi tutti i giorni con i responsabili del nostro sistema sanitario ho avuto la possibilità di ascoltare e di toccare con mano il livello di pressione che stanno gestendo. Possiamo essere vicini a tutti loro solo dimostrando pazienza e comprensione.

Per ora, dunque, sembra che tutto stia funzionando: le misure di sicurezza adottate hanno retto, i nostri ragazzi sono stati ligi al loro dovere, le hanno rispettate.

Tutti ovviamente ci auguriamo che vada sempre così. Essere ottimisti, però, non significa essere illusi: dobbiamo purtroppo abituarci all’idea che alcuni episodi potrebbero ripetersi, che questo anno scolastico potrebbe essere caratterizzato da repentine interruzioni delle lezioni in presenza e successive riprese.

C’è una certezza: la Scuola ci sarà sempre, anche attraverso la Didattica a distanza, se necessaria. In questa situazione straordinaria, storica, di emergenza tutti noi dobbiamo percepire l’Istituzione scolastica come un baluardo eretto a difesa del diritto all’Istruzione e a protezione del futuro dei nostri ragazzi.

Lo sapete già: i tempi ci richiedono flessibilità e spirito di adattamento, atteggiamenti che saremo più capaci di adottare se manterremo la calma e affronteremo le difficoltà con la ragione. Così facendo, forse, potremmo riuscire nell’impresa di rendere comunque piacevole quest’anno scolastico ai nostri figli, un po’ più libero dai messaggi ansiogeni che già ricevono intorno a loro.

Un’ultima riflessione da condividere. Non lasciatevi ammalare da un altro virus in circolazione: l’infodemia, ovvero la produzione eccessiva di informazioni spesso scorrette, che molte volte generano solo confusioni e paure. Cerco anch’io di limitare all’essenziale le mie comunicazioni, per non diventare ossessivo nei vostri confronti.

L’infodemia rischia di far saltare più in fretta i nostri nervi già fragili, ci fa commettere errori e ci fa perdere il senso di essere parte attiva di una comunità. La paura infatti genera il sospetto, ci allontana dagli altri, isola le famiglie che stanno combattendo contro il virus, le priva di parole di conforto che noi avremmo il dovere di porgere.

Non lasciamoci cambiare in peggio da questa esperienza. Diventiamo migliori.