SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Torna la tensione tra il sindacato Ugl e la Picenambiente Spa. In una nota stampa l’Ugl scrive che “le notizie filtrate del battere cassa di Picenambiente ai comuni San Benedetto del Tronto in primis, per un debito accumulato di 4 milioni di euro e della sua difficoltà aziendale emersa a garantire il pagamento degli stipendi ai dipendenti ci ha fatto sobbalzare dalla sedia. I lavoratori impegnati in un servizio essenziale ed al lavoro giorno dopo giorno con abnegazione e civismo in tempi difficili di pandemia, si sentono traditi al solo pensiero che si possa mettere in dubbio il pagamento del loro salario; la risposta sarebbe dura ed immediata; se qualcuno infrange le regole, anche noi saremmo costretti a farlo”.

“Certamente i Comuni, o chi per loro, debbono garantire, onorare e pagare a Picenambiente il costo dei servizi resi; ma Picenambiente è una azienda in dare ed avere e le entrate appartengono al suo equilibrio di bilancio e gestionale. Ma non potremmo accettare che un braccio di ferro tra Picenambiente e comuni si scaricasse sui lavoratori con la messa in discussione del pagamento del salario” continua la nota.

“La Ugl è convinta che le richieste, certamente legittime avanzate da Picenambiente ai comuni, trovino la positiva soluzione all’interno delle parti, con responsabilità, senza incauta e cinica ipotesi di scaricarne il peso ai lavoratori. Per adesso però, sale l’allarme tra i lavoratori e tutti restiamo ad occhi aperti” conclude il comunicato.