
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Ci perdonino i lettori, ma tra Comitato Tecnico Scientifico, Governo, protocolli ministeriali, Regioni, Asur regionali e provinciali, è difficile raccapezzarci su quale sia la fonte alla quale occorre attenersi. Stiamo parlando dell’ingresso dei tifosi negli stadi in epoca di Covid-19.
Se in Serie A e B al momento è consentito l’ingresso a mille spettatori, in Serie C sembra che questo limite non possa essere raggiunto: non può entrare nessuno allo stadio tranne le persone espressamente autorizzate (giornalisti, steward, esponenti delle società).
Ma lunedì ad Arezzo, ad esempio, nel posticipo serale contro il Perugia, c’erano 185 paganti (clicca qui), anche se i biglietti messi in vendita erano circa mille (clicca qui). I biglietti potevano essere acquistati solo on line, per evitare file e assembramenti. Per i tifosi del Perugia erano disponibili 70 biglietti, riservati a chi si fosse presentato con la tessera del tifoso. L’ingresso per gli invalidi totali e per gli accompagnatori era possibile in un’apposito spazio dello stadio.
Mille biglietti sono stati messi in vendita anche per Cesena-Triestina (clicca qui).
Biglietti in vendita invece a Trieste per la sfida contro il Modena.
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Gepostet von U.S. Triestina Calcio 1918 am Dienstag, 6. Oktober 2020
A San Benedetto, invece, sia Samb-Gubbio di domenica 4 che Samb-Fermana di mercoledì 7 non prevedono la messa in vendita di biglietti. E così in molte altre città.
Probabilmente gli ingressi sono consentiti sulla base di normative regionali differenti: ci si dimentica tuttavia che il campionato di Serie C è nazionale, e dunque dovrebbero essere previste delle regole simili in tutti gli stadi (semmai le regole locali potrebbero al limite essere più restrittive). Altrimenti il campionato rischia di essere asimmetrico: e questo non è consentito, pena la non validità del risultato sportivo.
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Come al solito siamo sempre una tifoseria penalizzata, soprattutto a livello provinciale, e vabbè passi pure….ma questa “asimmetria” conclamata con il casino di Juventus – Napoli, è figlia delle strane scelte di chi avrebbe dovuto stabilire uguaglianza per tutti i tifosi a livello nazionale. Intanto la Samb ci rimette un derby in casa e chi doveva prevedere queste vicende assurde e mitigarle non prende posizioni chiare e univoche.
Povero calcio italiano !
Diverse gare si sono già giocate in condizioni completamente differenti, ergo il campionato si può già considerare falsato. La stessa cosa sta succedendo per la serie A di pallacanestro (per quelli che la seguono). Il caos è totale.