SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Stagione estiva alle spalle: tempo di bilanci e anche la Cgil Filcams, che rappresenta i lavoratori stagionali anche del settore turistico, espone le sue ragioni.

L’impiego massivo di lavoro grigio, sia per i lavoratori stagionali che per quelli annuali, l’uso distorto dei contratti a chiamata, con l’apertura in chiaro solo di pochissime chiamate al mese, sono sotto gli occhi di tutti – scrive la Cgil Filcams – Le assunzioni part time a poche ore settimanali, con elusione dei reali contributi dovuti all’Inps. a fronte di prestazioni lavorative di 50/60 ore settimanali e con compensi assolutamente inadeguati che ogni anno addirittura diminuiscono. Questo sistema causa danni ai lavoratori nella possibilità di accedere agli ammortizzatori sociali, ce lo dimostrano bene i pochi spiccioli che stanno percependo i lavoratori del turismo con la cassa integrazione con causale Covid-19, creano un danno sugli importi delle disoccupazioni Naspi dei lavoratori stagionali, creeranno un danno futuro sui futuri importi delle loro pensioni”.

“Questa stagione estiva, partita in ritardo a causa della pandemia,ci dicono abbia invece assicurato agli imprenditori del settore del turismo dei fatturati anche superiori a quelli degli anni precedenti in un arco di tempo molto più breve – continua – Nonostante ciò si sono ricercati margini di guadagno aggiuntivi ancora una volta e ancora di più sulla pelle dei lavoratori del turismo. E’ ora di dire basta alle bugie che ci vengono propinate periodicamente. Questa è la realtà dei fatti. Non un’altra”.

“Si potrebbe cominciare con una cosa molto semplice intanto  sbianchiamo il lavoro nel settore del turismoPoi gli imprenditori del territorio potranno permettersi di giudicare i lavoratori del settore o i cittadini, i giovani e le donne che rifiutano di essere sfruttati. La rincorsa al profitto ad ogni costo senza un progetto complessivo,senza regole, senza etica nulla porterà al nostro territorio. Lo straordinario patrimonio di risorse naturali, culturali, gastronomiche che il territorio della nostra provincia ci offre può essere una delle strade per il rilancio della economia della nostra terra, ma è necessario un progetto condiviso tra tutte le parti sociali” continua la Filcams.

Un progetto di turismo etico e sostenibile che rispetti i contratti e la legislazione in tema di lavoro e di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, per realizzare una offerta turistica del territorio che poggi su basi nuove, finalmente sane ed etiche. Il progetto che la Filcams Cgil della provincia di Ascoli Piceno propone al territorio deve presentare la nostra terra come un luogo dove il rispetto della salute, il rispetto della legalità e dell’etica dell’impresa costituiscano un valore aggiunto differenziando e nobilitando la nostra offerta turistica rispetto a quella di altri luoghi. Il turista va in vacanza per vivere una esperienza” conclude la nota.