RIPATRANSONE – Anche Ripatransone piange Anita Garibaldi Hibbert, pronipote di Giuseppe Garibaldi, eroe dei due mondi. Anita Garibaldi è morta a Londra, all’età di 89 anni, nella sera tra lunedì 28 e martedì 29 settembre.

“Anita ha portato avanti nella vita il ricordo ed il pensiero del suo grande bisnonno. Lascia cinque figli e tanti nipoti che le sono stati accanto, specialmente negli ultimi anni trascorsi a Roma, nella sua abitazione di Via Palermo 55 ed ultimamente a Londra presso la figlia” scrive il garibaldino marchigiano Mario Arezzini. Qui ad esempio una sua visita a Ripatransone in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia. Qui un’altra visita nel 2007.

A Ripatransone Anita lascia una grande iniziativa: quella di aver organizzato e lasciato reperti garibaldini in un museo e dove ha saputo interpretare e ricordare le gesta del figlio prediletto di Ripa, Luigi Mercantini. I garibaldini marchigiani desiderano, dopo la morte di Anita, che il Museo possa essere riaperto ed ampliato, specie con i cimeli di famiglia che sono ora nella sua casa di Roma.

Anita ha sempre partecipato alle iniziative garibaldine marchigiane anche con sacrificio fisico per la sua veneranda età, sostenendo, sopratutto nelle scuole, gli ideali garibaldini, ancora attuali, come il permanere dello Stato di diritto, il fondamento della scuola, la socialità e la partecipazione dei lavoratori ai profitti aziendali.

“Sogni che devono tramutarsi in realtà come Anita ha sempre difeso e propugnato negli incontri presso le scuole di ogni ordine e grado del Piceno. In questo contesto del Covid, i funerali verranno celebrati a Londra in forma strettamente privata dopo che la salma è stata cremata in esecuzione della sua memoria che ha ricalcato, del resto, quella del suo grande bisnonno al quale non gli fu concessa l’esecuzione di questa sua volontà per motivi di Stato in quanto la memoria italica aveva bisogno di un corpo per affratellare gli italiani” continua Arezzini.

Le ceneri di Anita verranno, in una pubblica cerimonia in primavera, seppellite in una teca insieme al quelle della sua bisnonna nel basamento del “Monumento ad Anita” sul Gianicolo a Roma. Un triste giorno non solo per i garibaldini ma per l’Italia laica e risorgimentale.