SAN BENEDETTO – Si è parlato molto di ospedale unico o no. Si è detto anche che il “Madonna del Soccorso” è stato enormemente penalizzato a favore del “Mazzoni” ma poco, me compreso, sul valore dei medici che operano nell’ospedale sambenedettese.
Dico questo perché da un po’ di tempo arrivano in redazione complimenti a medici della “costa” per la loro professionalità e per la loro gentilezza e disponibilità. L’ultima è arrivata da parte di una persona anziana e credibile, come tante altre, da altrettanti cittadini della riviera e non solo: “Mi piacerebbe che si rendesse pubblica la bravura e il modo eccezionale con cui lavorano i medici del “Madonna del Soccorso”. Nonostante siano costretti a lavorare in condizioni disagiate”
Può fare qualche nome?
“Certamente ma devo limitarmi a quelli con cui sono stato a contatto nei giorni scorsi per problemi miei e di mia moglie. Per esempio Peppe Novelli, Alfredo Fioroni, Sandro Sanguigni, Davide Pellegrini e Dino Giusti, Pierangelo Santori ma sicuramente anche altri, mi vengono in mente adesso l’ortopedico Guido Noira, il cardiologo Franco Pezzuoli e Maurizio Parato. Insomma il nostro ospedale ha professionalità, umanità e generosità negli uomini mentre le strutture non mi sembrano all’altezza. Meriterebbero, a mio modesto parere, maggiore considerazione da parte della classe dirigente dell’Area Vasta 5”
Uno sfogo importante e, come dicevo, condiviso da altri cittadini che inquadra perfettamente la situazione della sanità picena con l’ospedale sambenedettese troppo trascurato dai vertici e ancor più dalla politica.
Recentemente in un mio articolo ho fatto notare che i residenti di Ascoli e San Benedetto hanno metà servizi sanitari a 30 chilometri, forse devo correggermi: un quarto al “Madonna del Soccorso”, nonostante gli apprezzamenti per la classe medica, e tre quarti al “Mazzoni”.
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