SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si è svolta nella giornata di domenica 27 settembre la 28^ edizione di “Puliamo il mondo”, la prima grande iniziativa di volontariato ambientale in programma nell’Italia post coronavirus attraverso la quale Legambiente, insieme ai suoi volontari, vuole lanciare un messaggio di speranza e futuro sostenibile al Paese in forte difficoltà.

Un nutrito gruppo di volontari, sfidando la pioggia, si è dato appuntamento domenica alle ore 9:30 presso il circolo nautico al molo sud di San Benedetto del Tronto, e rispettando tutte le misure di sicurezza e di distanziamento previste in questa fase post emergenziale, ha iniziato a pulire le scogliere per liberarle dai rifiuti spiaggiati dalle mareggiate e dalle correnti marine.

Lo scenario a cui si sono trovati di fronte i volontari di Legambiente è stato inimmaginabile, quintali e quintali di rifiuti plastici, reti e cavi incastrati tra le scogliere del molo sud, ma a farla da padrone è stato il polistirolo presente con centinaia di cassette, alcune intere ed altre frammentate.

Siamo riusciti in parte a raccogliere tutto il polistirolo dagli scogli – afferma Sisto Bruni, Presidente del circolo “lu cucale” – in quanto molte cassette si sono frantumate in piccolissime parti e sono finite negli interstizi degli scogli rendendo impossibile il recupero”.

Temiamo questo problema – continua Sisto Bruni-  poiché il polistirolo, frantumato in piccolissime parti, ha le stesse dimensioni del cibo naturale di molti animali: il rischio è che si accumulino nella catena alimentare degli ecosistemi marini. Se non interverremo presto per fermare l’accumulo di microplastica nei mari, si assisterà probabilmente alla nascita di un nuovo problema ambientale”.

E’ una lotta impari – afferma Kessili De Berardinis, vice Presidente del circolo lu cucale di Legambiente – mentre noi volontari stavamo raccogliendo plastiche e polistirolo tra gli scogli, nel porto e vicino agli yacht ormeggiati nel porto turistico ce n’era una grande quantità che si stava spiaggiando.”  “E pensare che eravamo fiduciosi – continua Kessili de Berardinis – che l’amministrazione comunale avesse accolto la nostra campagna per eliminare le cassette di polistirolo dalle imbarcazioni della nostra marineria, ma vista la grande quantità presente sugli scogli, possiamo ritenere che le nostre 900 firme sono finite nel dimenticatoio”.

Il circolo lu cucale di Legambiente continuerà la sua battaglia per l’eliminazione definitiva del polistirolo dalle imbarcazioni da pesca a favore delle cassette di plastica rigida lavabili e riutilizzabili e lancia un ulteriore appello all’Amministrazione Comunale affinché rimetta in luce la questione, diventata sempre più scottante, riconoscendo il giusto valore alla raccolta firme citata.

L’associazione ambientalista è convinta che “azioni di cittadinanza attiva, come quella di Puliamo il Mondo, e del progetto Ecco (Economie Circolari di Comunità) organizzato con il Civico Verde di Grottammare, possano aiutare i nostri comuni, ma anche la nostra nazione, in questo lento ritorno alla normalità rafforzando al tempo stesso il senso di comunità e socialità”.