FERMO – Prosegue incessante l’attività della Guardia di Finanza di Fermo nella missione di polizia economico-finanziaria volta a tutelare non solo le entrate per i bilanci dello Stato e degli Enti locali, ma anche le imprese e i professionisti che operano nella piena e completa osservanza delle leggi. 

“Sono stati nove mesi intensi per le fiamme gialle fermane che, dopo l’introduzione delle misure limitative della libertà di circolazione e d’impresa adottate dall’Autorità di Governo a seguito della diffusione del Coronavirus, hanno focalizzato l’attività operativa sulle condotte illecite più direttamente correlate all’emergenza sanitaria ed hanno inoltre garantito ogni necessario supporto alle Autorità di Pubblica Sicurezza” si legge in una nota del Comando Provinciale di Fermo, diffusa il 25 settembre.

“Questo periodo ha rappresentato una vera e propria difficoltà per le famiglie e le imprese che hanno subito un indebolimento economico, anche a seguito della chiusura e della sospensione degli esercizi commerciali. Tale indebolimento ha fatto accrescere non solo le frodi fiscali, facendo diventare le condotte evasive sistematiche e abituali, ma anche la commissione degli altri illeciti tributari maggiormente lesivi degli interessi erariali e delle regole della concorrenza e del mercato – proseguono dal Corpo – In tale contesto, il programma delle attività di verifica eseguito dai Reparti di Fermo, caratterizzato da un’intensa attività info-investigativa, è stato orientato alla scoperta dell’economia sommersa ed alla selezione di soggetti connotati da un elevato e concreto profilo di rischio, dall’utilizzo delle varie banche dati, dai riscontri effettuati presso i vari soggetti economici e da un’accurata attività di controllo del territorio”.

Dalle Fiamme Gialle aggiungono: “Gli interventi ispettivi hanno consentito di ricostruire compiutamente le basi imponibili sottratte a tassazione, sia ai fini delle imposte dirette (Ires, Irap) che indirette (Iva), dalle aziende controllate, scoprendo un’evasione dell’Iva per oltre un milione di euro, quantificando i reali redditi conseguiti e pervenendo così alla scoperta di 13 evasori totali, soggetti sino ad oggi sconosciuti al fisco, di cui 4 sono denunciati alla locale Autorità Giudiziaria”.

“I settori interessati sono principalmente quello manifatturiero (produzione e lavorazione di calzature) e le attività connesse.  Complessivamente sono stati accertati oltre 5 milioni di euro di materia imponibile sottratta alle casse dell’Erario ed oltre 1,3 milioni di euro di imposte dirette evase (sia da persone fisiche che dalle società) – concludono i militari – I risultati di servizio conseguiti evidenziano il costante e quotidiano impegno della Guardia di Finanza per la tutela della legalità sul fronte dell’evasione fiscale, che ostacola la normale concorrenza fra imprese, danneggia le risorse economiche dello Stato ed accresce il carico fiscale per i cittadini onesti”.