BALLARIN IN STAND BY. Dopo aver ascoltato il pensiero di Fabrizio Marcozzi con il suo progetto che mira a fare giustizia sulle macerie del vecchio glorioso campo di calcio, nei prossimi giorni ascolteremo l’altro progetto con le stesse intenzioni, quello di Simonato & C. Abbiamo già contattato il presidente Barra che si è dichiarato disponibile.
Ne approfitto per un mio pensiero sul futuro dell’area ex “F.lli Ballarin” che sta diventando un vero caso per l’intero nostro territorio ed in particolare per San Benedetto del Tronto: il luogo è pubblico, è quindi giusto che un progetto venga condiviso dalla cittadinanza. Senza però creare guelfi e ghibellini come sta accadendo.
Fossi il sindaco farei questa proposta: “Riunitevi in una stanza e cercate di trovare un punto di incontro per arrivare ad un progetto unico e condiviso. Fatemelo avere, in consiglio comunale ne verificheremo la fattibilità. Altrimenti, senza perdere tempo, come amministrazione sarà nostro compito dar vita ad un progetto che porteremo al vaglio della cittadinanza. In tempi molto brevi”
Ho infatti la precisa sensazione che, restando le cose come stanno oggi, nessun progetto verrà alla luce. Anche perché credo che nessuno voglia una “guerra civile”. Almeno spero.
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Io vedo un grosso difetto nei due progetti antagonisti: sono costosi in una maniera non necessaria e non consona alle necessità del comune, e sono autoreferenziali, ritenendo entrambi “convintamente” di rappresentare la volontà popolare e di poter spendere soldi della collettività. Per diventare fattibili, i due progetti dovrebbero tentare una “fusione” come dice il direttore, (ed anche un ridimensionamento secondo me), in modo da diventare una cosa sola, e dovrebbero avere la capacità di intercettare fondi sportivi o europei, per non gravare troppo sulle casse comunali. Senza accordo e/o fondi esterni, spetterebbe al comune sono un progettino minimalista tipo quello… Leggi il resto »
Scusa Primo ma questa storia del costo mi sembra sempre l’alibi perfetto per non fare nulla. Io invece vorrei capire cosa vuole fare (ormai la prossima amministrazione) in quest’area con una ottica rivolta ai prossimi 20-30 anni.
Io rilancio, questa città ha bisogno di respirare grandi progetti, ha bisogno di opere che ne riqualifichino la sua immagine almeno a livello Nazionale. Abbiamo bisogno di opere di qualità magari fatte da professionisti internazionali e possa dare prestigio a tutta la città.
Finchè ragioniamo a livello di comitati di “isolato” (nemmeno di quartiere) non usciamo vivi dalla moda degli attenzionatori!
Direttore in tutto il mondo occidentale si affrontano questi problemi in un modo semplice e lineare: la politica dice “COSA” si deve fare e il come si affida a concorsi di architettura internazionali. Il resto solo becero provincialismo di una città distrutta dai suoi stessi cittadini
Concordo, ma forse il problema è che la politica non ha idea di cosa si deve fare
E’ chiaro che il problema sia politico, ma allora si dovrebbe chiedere a questi comitati, se li hanno votati cosa si sarebbero aspettati e perchè li hanno votati!