SAN BENEDETTO – Leggo spesso in questi giorni di un possibile arrivo alla Sambenedettese di Stefano Colantuono nella veste di Direttore Tecnico. Finora la notizia ufficiale è che Serafino e l’ex allenatore  si stanno parlando per trovare un punto di incontro.

Noi, per il bene del presidente Serafino e dello stesso Colantuono, come sempre in casi come questo, abbiamo preferito star zitti. Da sempre riteniamo deleteri scoop o presunti tali con i nostri gloriosi colori. Altri si comportano diversamente, come se fossero più importanti qualche lettore in più e non le sorti della squadra. Liberi di farlo, ci mancherebbe.

Scusandomi per la divagazione torno sul motivo per cui la divulgazione del potenziale accordo andava evitata prima dell’ufficialità. Come chiesto a me e ad altri dallo stesso Colantuono.

Perché?

A– se l’accordo si farà senza ripercussioni sul piano tecnico sarà interessante sapere i termini dell’operazione (non economici che sono fatti loro) nei minimi dettagli spero improntati  in modo da evitare scorie nel corso del campionato.

B-Se invece l’accordo non andrà in porto, sulla società (ma di più sull’ex tecnico della Salernitana) arriveranno critiche di vario genere, più o meno ingiuste, nelle quali verrebbe, gioco forza, coinvolto lo stesso Montero.

Secondo me il silenzio  avrebbe fatto bene alla vicenda. Qualcuno obietterà che, quando la notizia c’è, bisogna darla. È vero ma io continuerò a fare distinzioni tra notizie deleterie per la mia squadra del cuore e tutto il resto. Anche perché gli stessi che oggi vogliono sentirsi giornalisti con scoop per me inopportuni, non hanno mai detto una parola (anzi!) quando la Samb veniva usata per interessi personali da dirigenti ‘mascalzoni’ e a discapito dei nostri colori. L’elenco è lungo: ebbe inizio con la presidenza Venturato negli anni novanta e la Samb fu esclusa per la prima volta da tutti i campionati. Poi più volte sono stato costretto a mettermi di traverso con chi stava depredando squadra e società. Quelle erano notizie da tirar fuori ma, in quei casi, a farlo eravamo sempre e solo noi. A prova di smentite.

Torno alla stretta attualità con la notizia che la Samb di Fedeli è stata multata di 12.500 euro per non aver partecipato al campionato di calcio femminile. Non so se il debito, trattandosi di una multa e non di pregresso, verrà messo in discussione. Di certo è che Domenico Serafino non c’entra. Secondo Franco Fedeli la colpa non è sua ma di chi prese la decisione cioè di Cinciripini. Se è così le responsabilità le dividerei a metà.