ATTENZIONE!! BATTAGLIONE!! Un primo passo utile per migliorare la classe politica è quello di non farsi condizionare da chi ci chiede il voto per strada o a casa nostra o a chi spende quasi mille euro per post sui social senza spiegare perché meriterebbe di essere scelto. Chi lo fa non ha altro da offrire, tanto meno il suo curriculum vitae.

La mia richiesta potrebbe sembrare scontata ma non lo è, anzi io la ritengo all’origine di cattive e fraudolente amministrazioni pubbliche locali, regionali e nazionali. Di più locali, dove il becero metodo del clientelismo è tuttora dominante.

Verificare attentamente i curriculum vitae è l’unica strada per iniziare a cambiare rotta. Servono persone di qualità che si possono individuare soltanto scrutando sul loro passato.

Tanto più occorre tener conto di chi ha commesso reati o di chi è indagato per reati piccoli e grandi, per conflitti di interessi (una materia che sta mietendo vittime tra i politici italiani) o altro. Per esempio, se qualche candidato alle prossime elezioni è nel mirino della magistratura, meglio attendere che eventuali avvisi di garanzia o altre indagini facciano il loro naturale corso. In caso di colpevolezza, infatti, si farebbe un danno gravissimo alla comunità ma anche al Partito di riferimento con la complicità di candidati che, pur sapendo, sono stati zitti. Sarebbero mine vaganti per l’intera assemblea regionale nel caso specifico.

Nel prossimo DisAppunto esaminerò con altre indicazioni il problema del voto inconsapevole che fu il tema del mio primo editoriale nel numero 1 di Sambenedetto Oggi. Il nome iniziale di questa testata che fondai nel dicembre 1992.