PUBBLICITA’ ELETTORALE – Di seguito un testo pubbliredazionale del candidato consigliere regionale Paolo D’Erasmo, del Partito Democratico, che appoggia Maurizio Mangialardi presidente alle elezioni regionali del 20 e 21 settembre.

 

Paolo D’Erasmo, candidato per il Pd al consiglio regionale, come sta vivendo questa particolare campagna elettorale estiva, che arriva per di più in un periodo particolare sia per le Marche che per tutta l’Italia, in un periodo caratterizzato dalla pandemia?

“Questa si può definire una diversa campagna elettorale estiva. Una campagna elettorale iniziata a fine luglio, e diversa dalle altre per tanti motivi. Luglio, agosto e settembre sono ormai diventati la nuova “primavera” della politica; la rete è sempre più virtuale e meno sociale; gli incontri pubblici, quando ci sono, si sono tenuti all’aperto, rigorosamente rispettando le distanze di sicurezza, con mascherina e senza strette di mano. Sì, sono mesi che non ci stringiamo le mani per conoscerci, salutarci, ritrovarci. Ma l’impegno della coalizione che sostiene il candidato Presidente Maurizio Mangialardi non si è fermata. L’attivismo politico del Pd e degli altri partiti che sostengono il Sindaco di Senigallia per la Presidenza delle Marche, infatti, è instancabile e la campagna elettorale che i tanti candidati stanno portando avanti con passione sta superando gli ostacoli imposti dalla pandemia”.

Lei non è un neofita della politica, anzi, ha lunghe e importanti esperienze da amministratore prima come sindaco di Ripatransone e poi come Presidente della Provincia di Ascoli Piceno. Come sta vivendo questa nuova sfida politica?

“Sto correndo questa maratona elettorale a favore del territorio ponendomi prima di tutto in modalità di ascolto. Sto cercando di stare il più possibile tra le persone per conoscere, capire, e raccogliere spunti e idee, con l’intento di mettere a fattor comune della comunità marchigiana le esperienze e competenze maturate da amministratore, oltre ai valori in cui credo, senza mai dimenticare la collaborazione e il confronto. Il mio impegno, poi, ha come minimo comun denominatore i giovani: perché  la politica non può fare solo promesse alle nuove generazioni, ma deve garantire loro un presente e un futuro davvero migliore, il tutto con la piena consapevolezza delle difficoltà che hanno segnato questi ultimi mesi e anni della Regione Marche, che si sta rialzando con forza e determinazione, ma con inevitabili complessità da gestire dopo l’emergenza Coronavirus e il ricordo del terremoto ancora vivo nella popolazione, in particolare quella picena”.

Venendo ai temi caldi di questa campagna elettorale, qual è la sua visione per quanto riguarda le politiche del lavoro?

“Sul tema del lavoro sono partito dai giovani con le mie proposte, impegnandomi per un piano sinergico per il loro inserimento, a partire dalla formazione, a tutti i livelli. Ho inoltre ricordato, più volte, la necessità di investire in digitalizzazione, anche a favore dello smart working come occasione per riscoprire i borghi del territorio dove tornare per lavorare e non solo per turismo. Infine non ho mai fatto mancare il mio sostegno alla Piccola e Media Impresa. Se il Governo nazionale, con il Decreto rilancio, ha già fatto molto con la firma di due decreti attuativi delle norme sugli incentivi patrimoniali per le Piccole e Medie Imprese, la Regione nei prossimi cinque anni dovrà prendersi l’impegno di vigilare e agire in modo capillare per garantire che tutte le PMI del territorio marchigiano tornino a vivere e produrre come un tempo, puntando anche sul ricambio generazionale e l’inserimento di nuove leve”.

Per quanto riguarda il turismo, motore di questa Regione nonché del Piceno, quali sono le sue idee e le proposte che porterà in Consiglio Regionale qualora dovesse essere eletto?

“Credo fortemente nel turismo come opportunità di rilancio e nella sinergia tra i tanti operatori che operano nei diversi tipi di turismo che animano il Piceno, dal mare alla montagna e alla collina. Ho espresso il suo pensiero in 3 punti programmatici: una legge regionale per affidare l’accoglienza turistica del territorio provinciale alla sinergia tra i comuni e gli operatori; pensare fin da subito a una forte promozione turistica per il 2021 a favore dei diversi turismi e territori e puntare sui giovani, favorendo i viaggi scolastici nelle Marche e incoraggiando i ragazzi marchigiani a diventare guide turistiche della propria terra d’origine”.

Visto che quello dei giovani sembra un argomento piuttosto ricorrente della sua proposta politica le chiediamo: ha in mente un programma a sostegno di scuola ed educazione?

“Per quanto riguarda la scuola mi sono esposto subito con una proposta concreta, ponendo l’accento sui più piccoli che frequentano gli asili nido e sulle loro famiglie. Su questo tema la Regione Marche dovrà impegnarsi per sostenere l’azzeramento delle rette degli asili nido alle famiglie con reddito più basso, per arrivare poi a garantire l’asilo nido gratis per tutte le famiglie marchigiane. Inoltre la Regione deve poter sostenere programmi e progetti di educazione e pratica sportiva per le studentesse e gli studenti marchigiani, attraverso la collaborazione stabilita tra istituti scolastici, le innumerevoli società sportive che animano il territorio e gli enti locali, che avranno la responsabilità di rendere disponibili impianti sportivi da potenziare o riqualificare, il tutto con il supporto dell’istituzione regionale”.

Abbiamo parlato prima di turismo, che spesso va a braccetto con l’offerta culturale di un territorio. Si può migliorare il pacchetto cultura in Regione e in questa Provincia in particolare, magari all’interno di un’ottica programmatica di rilancio?

“Io vedo nella cultura lo strumento e l’obiettivo comune per rilanciare il territorio. Per riscoprire il Piceno sarà importante valorizzare in modo integrato il patrimonio artistico e culturale con progetti a lungo termine e una visione di continuità e di collaborazione. Viviamo già in uno splendido territorio, ricco di unicità artistiche e culturalmente vibrante, oltre alle bellezze paesaggistiche che lo caratterizzano. Basterà tornare a fare rete e creare un sistema virtuoso e vincente a favore della cultura”.

Questa è un’epoca che punta sempre più sul “Green” e la sostenibilità ambientale, un argomento che non può restare fuori dalla competizione elettorale marchigiana.

“Credo sinceramente nella crescita di una forte sensibilità ambientale, prima di tutto tra e per i giovani, affinché siano pronti a raccogliere e vincere insieme questa grande sfida. Una rete di attività tra enti, aziende, scuole e associazioni. E un impegno immediato sull’acqua. Tutto questo per un Piceno che sia sempre più competitivo e all’avanguardia su una tematica come la difesa dell’ambiente, strategica per il presente e il futuro della nostra comunità”.

Settori come l’agricoltura, la pesca e il commercio sono, al pari del turismo, un cuore pulsante per il Piceno e le Marche tutte. Da dove bisogna ripartire secondo lei per dare nuova vita a questi comparti?

“Per quanto riguarda agricoltura e pesca, la priorità di questo settore secondo me è il sostegno all’inserimento dei giovani, affiancati dal sapere e dall’esperienza dei più anziani. Fondamentale è anche rafforzare la filiera tra agricoltura e pesca a favore di un turismo enogastronomico di qualità e un contestuale supporto alle aziende agricole che operano su mercati esteri per dare una spinta all’economia del settore. Per quanto riguarda il commercio ho invece espresso un impegno forte per dare subito fiducia al commercio nel territorio, ripartendo da qualità e aggregazione. A tal proposito ho incoraggiato attività tangibili come il sostegno della Regione per lo sviluppo dei “Centri Commerciali Naturali” che favoriscono l’aggregazione e il supporto economico tra piccoli esercenti, a favore dell’intera filiera e dei comuni stessi. È anche supportando questi settori strategici dei nostri centri urbani, dai più piccoli ai più popolosi, che si contribuisce a rimettere in moto l’intero sistema economico della zona. Da ex amministratore e da candidato alle Elezioni Regionali sono in prima linea per sostenere con forza un’idea di commercio sinergico, strutturato e caratterizzato da un’offerta di valore per il Piceno e per le Marche”.

E per il Terzo Settore, così tanto presente e attivo nel nostro territorio, ha delle proposte?

E’ necessario lavorare al rafforzamento del Terzo Settore sviluppando o rafforzando le reti sociali in chiave territoriale, potenziando le competenze strategiche e ampliando le disponibilità di carattere finanziario. Strategico, inoltre, potrebbe essere sviluppare una piattaforma dedicata esclusivamente al rapporto tra Regione e Non Profit. Un luogo nel quale far emergere in completa trasparenza tutte le innovazioni, i progetti, le attività di questo mondo ricchissimo di iniziativa per dare visibilità a ciò che già viene fatto, ma soprattutto per lasciare spazio a idee e proposte, oltre a informazioni di servizio, bandi o possibilità di formazione.