SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Aree verdi, spazi inclusivi, palestre e centri per disabili: tutto questo e molto altro è il progetto che il Comitato “Ballarin-la porta della Città” intende mettere in atto per riqualificare e dare il lustro che merita ad uno dei luoghi storici della città di San Benedetto.
Nella serata di ieri, presso l’isola pedonale in pieno centro, si è tenuto un incontro pubblico nel quale Fabrizio Marcozzi ha illustrato le tematiche chiave sulle quali bisognerà investire nei prossimi anni, sia dal punto di vista della viabilità, sia per quanto concerne il progetto paesaggistico realizzato in collaborazione con Lucio Piunti:
“Dal 2013 il Ballarin è in attesa di una riqualificazione, dallo scorso anno l’amministrazione ha effettuato una serie di interventi di demolizione che, a nostro avviso, porteranno alla creazione di un inutile campo da calcio. Inoltre, nel corso degli decenni, all’aumento di densità di popolazione è susseguito un esagerato consumo del suolo a discapito delle sempre più rare aree verdi. Questo porterà ad un inevitabile aggravio del carico urbanistico. La nostra proposta – prosegue Marcozzi – è di creare un parco liberamente fruibile a tutti, dove si possano svolgere attività di vario genere come sport, iniziative culturali, spettacolo oltre ai punti di ristoro e al museo della Samb. Per la viabilità, oltre ai percorsi ciclo pedonali proponiamo un nuovo assetto stradale più fluido mantenendo la direttrice da Nord verso Sud in via Morosini e spostando l’attuale direttrice Sud/Nord di via Marchegiani sullo stesso lato ovest”.
“Il Ballarin non può essere ridotto ad uno spartitraffico, bensì deve essere un punto di riferimento sia per i cittadini che per i turisti – afferma Cinzia Maffei – A Sud abbiamo intenzione di collocare due colline verdi ed ombreggiate dedicate alla memoria di Maria Teresa Napoleoni e Carla Bisirri, le due ragazze che persero la vita nel tragico rogo del 7 giugno 1981. Sarà un luogo dove i più giovani potranno trascorrere il proprio tempo libero. A Nord invece, saranno costruiti spogliatoi, un centro di primo soccorso, punti di ristoro e di informazione. Vogliamo dire stop alla cementificazione e sì alle aree verdi, sinonimo di innovazione, inclusione e prive di barriere architettoniche”.
Successivamente hanno preso la parola anche alcuni esponenti politici sia comunali che candidati alle regionali i quali hanno speso belle parole in favore del progetto. C’erano anche esponenti di associazioni cittadine come Legambiente e Ambiente e Salute nel Piceno mentre nessuno per l’amministrazione Piunti. Sono saliti sul palco per un breve intervento Massimo Bartolozzi di Ambiente e Salute nel Piceno; Maurizio Di Giacinto presidente del quartiere San Filippo Neri; Serafino Angelini del Movimento 5 Stelle; il consigliere comunale di opposizione Tonino Capriotti, Giorgio De Vecchis, Rosaria Falco, Flavia Mandrelli, Pietro Colonnella, Luciano Spinozzi, Guido Castelli e Fabio Urbinati.
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Un campo c’era e un campo ci deve tornare (da calcio ma anche funzionale x altri eventi) poi se ci si aggiungono parco verde museo e quant’altro benvenga e soprattutto priorità alla curva sud e un ricordo dei nostri angeli
non entro nel merito di “cosa” debba farsi in quest’area ma vorrei riflettere sul metodo. Il vuoto cosmico della politica sambenedettese autorizza a chiunque si svegli la mattina con una mezza idea di sentirsi il dritto di fare un “comitato promotore” delle più disparate idee! Non mi stupirei se domani qualcuno volesse piantare una coltivazione di broccoli al Ballarin!!! Il punto è che se la politica non discute di una Vision della città per i prossimi 30 anni ognuno sarà libero di dire ciò che vuole (e spesso pro domo sua) piombando nel caos decisionale per cui ad ogni elezione… Leggi il resto »
Mi hai bruciato un DisAppunto
Direttore, lo faccia lo stesso perchè la tematica è talmente importante da non poter essere liquidata in 7 righe. Il caso dei “comitati promotori” può essere esteso a una miriade di casistiche (associazionismo, particolari zone geografiche della città, categorie economiche). Il dubbio chiave da dipanare è se la città scelga appositamente politici di questo tipo per avere carta bianca sui propri interessi o se l’attuale classe politica sia solo il frutto di una disattenzione elettore. Purtroppo sto iniziando a pensare che non si tratti di “semplice disattenzione elettorale” ma di precisa attività speculativa!
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