RIPATRANSONE – Di seguito una nota della minoranza di Ripatransone, Progetto Paese, giunto in redazione il 27 agosto.

Le piogge estive stanno diventando un pericolo serio per chi vive e percorre la Sp Valtesino di Ripatransone, in particolare nel tratto che dalla Parrocchia Madonna di Fatima va verso l’interno.

Gli abitanti di questo tratto stradale convivono da anni con il problema e l’ansia dell’allagamento delle loro case in seguito alle abbondanti precipitazioni estive, e non solo. Infatti, a causa di una cattiva gestione e manutenzione della strada provinciale SP n. 92 Valtesino, il fango che si crea dalle terre che costeggiano le corsie, si trasforma in un vero e proprio fiume che va ad invadere l’intera carreggiata e si riversa all’interno dei cortili delle abitazioni, arrivando fin dentro le case. Gli abitanti, convivendo da diversi anni con questo problema, ricorrono a rimedi ‘fai da te’, con sacchi di sale utilizzati per arginare il più possibile l’acqua. Quando piove nelle ore notturne, e tali precauzioni non possono essere prese, la mattina successiva i residenti a ridosso della s.p. Valtesino hanno un risveglio che nulla ha da invidiare agli abitanti delle case a bordo dei laghi. Peccato che invece di bordo lago, qui bisogna parlare di bordo ‘pantano’. I danni sono consistenti anche per gli agricoltori della zona che vedono i loro raccolti completamenti sommersi dal fango.

Ulteriore pericolosità è per le persone che transitano con i mezzi di trasporto su questo tratto stradale, in cui il limite di velocità è di 70/80 km\h. infatti, percorrendolo ad una determinata andatura e imbattendosi all’improvviso in fango ed acqua, si può perdere il controllo del mezzo provocando incidenti.  Proprio come quello accaduto di recente in cui è stato necessario l’intervento dell’eliambulanza per soccorrere un uomo che, proprio a causa del fango presente sulla sp Valtesino, nel tratto che precede la frazione di Santa Maria Goretti, ha perso il controllo dello scooter andando fuori strada.  

Chiediamo, quindi, alla Provincia di intervenire al più presto, riconoscendo il motivo di tale disagio e trovando immediatamente una soluzione definitiva al problema, e non “mettere una toppa” in vista delle elezioni regionali con promesse elettorali perché il tempo dei citrulli è finito. Al buon intenditor, poche parole.