PORTO SAN GIORGIO – Fine settimana movimentato sulla costa fermana.

Nelle prime ore di domenica 12 luglio due giovani italiani venivano medicati presso il Pronto Soccorso di Porto San Giorgio per leggere ferite da arma da taglio subite sul lungomare sangiorgese.

In poche ore gli investigatori della Squadra Mobile sono riusciti a ricostruire la dinamica degli eventi e ad identificare il responsabile dell’aggressione e delle lesioni, giudicate, comunque, guaribili in pochi giorni per fortuna.

“L’accaduto è stato determinato da dissapori e screzi in corso ormai da anni tra i due giovani feriti e l’autore, un ventenne italiano, compagni di scuola fino a tre anni fa – si legge in una nota della Questura fermana – Pochi minuti dopo l’accaduto il personale della Polizia di Stato, nell’ambito dei servizi di controllo per il rispetto del divieto di assembramento nei luoghi della Movida serale del litorale fermano disposti dal Questore, rintracciava un giovane cittadino italiano in evidente stato di ebbrezza alcolica, disteso per terra a causa dell’eccessiva assunzione di bevande alcoliche il quale, non essendo in possesso di documenti di identità e non riuscendo neppure a fornire le proprie generalità, veniva accompagnato in Questura dove veniva fotosegnalato”.

Dalla Questura proseguono: “Durante le operazioni di identificazione giungeva la notizia della presenza in ospedale dei due giovani feriti e l’acume degli investigatori, unitamente alle risultanze dei primi accertamenti esperiti sul posto, consentiva di collegare il giovane in stato di ebbrezza al ferimento. Nella dinamica degli eventi, ricostruita dal personale della Squadra Mobile, il giovane ubriaco, dall’indole rissosa ed aggressiva, aveva incontrato nei pressi di uno chalet, nella notte, un gruppo di coetanei tra i quali un ragazzo conosciuto da anni che aveva iniziato a provocare, in maniera scomposta, prima verbalmente poi estraendo da una tasca un coltellino con il quale, improvvisamente, aveva colpito il suo antagonista, quest’ultimo veniva subito soccorso da un amico il quale, a sua volta, veniva colpito con la piccola lama sulla coscia”.

L’autore delle lesioni aggravate dall’uso dell’arma bianca, è stato denunciato dal personale della Polizia all’Autorità Giudiziaria della Procura.