SAN BENEDETTO DEL TRONTO – A fine febbraio, in Riviera, era andata in scena un match di calcio molto importante.

Parliamo di Porto d’Ascoli-Anconitana (n.d.r. la vecchia Ancona), campionato di Eccellenza. La partita fu giocata al “Ciarrocchi” dove accorsero molti sostenitori dorici. I biancorossi vinsero il “derby” per 2 a 1 ma i loro supporter si erano resi protagonisti di episodi poco edificanti come denunciato dalla società biancazzurra al termine della gara.

Qui il nostro articolo precedente

Porto d’Ascoli contro i tifosi dell’Anconitana: “Danni al manto, palloni rubati, lastre sfondate e cori indegni”

La Questura di Ascoli era presente al “Ciarrocchi” con molti agenti e il comportamento dei tifosi anconetani era stato monitorato dagli investigatori della Divisione Polizia Anticrimine: sono stati notificati, in questi giorni infatti, tre Daspo nei confronti di altrettanti supporter.

“I tre tifosi, tutti di Ancona, si sono avvicinati alle paratie metalliche di separazione tra i settori degli ospiti e dei locali, iniziando a sputare e scaraventare oggetti contro i sostenitori della squadra di casa – si legge in una nota della Questura di Ascoli – Ma sono stati filmati dai poliziotti della Scientifica del Commissariato cittadino che, poi, si sono messi in contatto con i colleghi della Questura di Ancona per dare un nome ai facinorosi. E ci sono riusciti, tant’è che un 35enne, che aveva pure tentato di valicare la recinzione e lanciato fumogeni nel settore dei locali, per due anni non potrà più avvicinarsi agli stadi. I suoi due compagni, di 27 e 28 anni, per vedere le partite dovranno aspettare dodici mesi“.