SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Un cazzotto alla schiena, a fine partita, nei confronti del direttore di gara è costato molto caro ad un giovane calciatore della Riviera.

A fine 2019 un 20enne di San Benedetto, tesserato in una società iscritta al campionato Juniores, aveva sferrato un pugno all’arbitro al termine di un match.

“Il calciatore, innervositosi per l’andamento sfavorevole del match, quando erano trascorsi una manciata di secondi dal triplice fischio finale si è avvicinato all’arbitro e, dopo averlo apostrofato in malo modo, gli ha assestato un cazzotto alla schiena, talmente forte che il direttore di gara è dovuto andare al Pronto Soccorso per il trauma subito” si legge in una nota della Questura ascolana.

Pochi giorni fa è stato notificato, nei confronti del 20enne, il Daspo: per i prossimi dodici mesi, non potrà più essere schierato in campo dal suo team in tutti i tornei, nazionali e internazionali e neanche nelle amichevoli.