MOSCIANO SANT’ANGELO – Ancora una storia di violenze, stavolta nell’entroterra Teramano.

In questi giorni i Carabinieri della Stazione di Mosciano hanno eseguito, nei confronti di un 24enne del luogo, un’ordinanza di aggravamento della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai genitori, con quella restrittiva in carcere, per il delitto di maltrattamenti in famiglia.

Il giovane, già noto alle forze dell’ordine per pregresse storie di alcooldipendenza e tossicodipendenza e, già condannato per reati per i quali viene applicato il  “codice rosso” relativi a maltrattamenti in ambito domestico, commessi nell’anno 2018.

L’arrestato, era solito presentarsi a casa “ drogato ed ubriaco” ponendo in essere atti di intimidazioni, violenza e di vessazione nei confronti degli anziani genitori.

I Carabinieri nei giorni scorsi, su richiesta dei genitori, dell’arrestato, sono dovuti intervenire nuovamente presso la loro abitazione, dove il figlio si era presentato violando la misura cautelare del divieto di avvicinamento, dopo essersi allontanato dalla comunità terapeutica dove era in cura, ed aveva accettato spontaneamente di ricoverarsi per seguire un programma di disintossicazione dall’alcooldipendenza: nell’occasione con il pretesto di ottenere la restituzione di un telefono cellulare, aveva raggiunto l’abitazione dei genitori aggredendo con violenza il padre spingendolo contro un muro, provocandogli lesioni personali giudicate guaribili in 25 giorni.

A seguito di quest’ultimo episodio, i Carabinieri dopo aver ricevuto la denuncia dell’anziano, rimettevano, una circostanziata comunicazione di notizia di reato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Teramo che, richiedeva al Giudice per le Indagini Preliminari la misura cautelare detentiva, prontamente accolta. L’uomo è stato associato al carcere di Teramo.